A marzo inflazione in frenata

A marzo inflazione in frenata

Le stime provvisorie dell'Istat, indicano che la crescita dei prezzi al consumo è ferma all'1,7%, dall'1,9% di febbraio. Si tratta della sesta "frenata" consecutiva, il tasso più basso da novembre 2010.

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29 marzo 2013

 

Le stime provvisorie dell'Istat, indicano che a marzo l'inflazione rallenta ancora, con la crescita dei prezzi al consumo ferma all'1,7%, dall'1,9% di febbraio. Su base mensile il rialzo e' dello 0,3%. E' la sesta "frenata" consecutiva, dovuta soprattutto al calo su base annua dei prezzi dei carburanti ed è il tasso piu' basso da novembre 2010.  contribuire all'aumento congiunturale dell'indice sono,
in particolare, i rialzi su base mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,7%) e dei Servizi
ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7%), dovuti per lo piu' a fattori di carattere stagionale. L'inflazione acquisita per il 2013 e' pari all'1,0%. A marzo l'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende all'1,4% (era +1,5% a febbraio). Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo resta stabile all'1,5%.
Rispetto a marzo 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende all'1,7%, dal 2,0% di febbraio, e quello dei prezzi dei servizi si stabilizza sullo stesso valore. Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,3% su base mensile e dell'1,8% su base annua, con una decelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto al valore registrato a febbraio (+2,0%). Il rialzo congiunturale e' in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali, di cui il NIC non tiene conto.
 

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