A Parma il 2009 continua con consumi in calo
A Parma il 2009 continua con consumi in calo
La crisi economica continua a “mordere”, con relativa e inevitabile ricaduta sui consumi. Lo dimostra anche l’indagine effettuata dal Centro Studi di Ascom Parma sulle vendite nel primo semestre 2009 e sull’andamento dei saldi estivi.
Per quanto riguarda i primi sei mesi dell’anno, il 59% degli operatori parmigiani ha segnalato vendite in calo, un dato ancor più significativo se confrontato con quello rilevato a luglio 2008 quando le vendite erano in diminuzione per il 20% degli intervistati, mentre la maggior parte degli stessi dichiarava consumi stabili (67%).
Il settore degli orafi, con l’83% degli intervistati che dichiara vendite in calo nei primi sei mesi del 2009, è quello che presenta la performance piu negativa, seguito da ottici e abbigliamento (66%). Segnali positivi arrivano invece dal settore delle profumerie (33% dichiara vendite in aumento), ma anche da calzature e articoli sportivi (vendite in aumento per il 12%).
Tra le ragioni indicate dagli intervistati come causa della diminuzione media delle vendite registrata nel corso della prima metà del 2009, al primo posto è stata indicata la situazione di crisi economica generale (40%), con a seguire la consapevolezza del minor potere d’acquisto delle famiglie (30%) e la sensazione di allarmismo e paura diffusa tra i consumatori.
Per quanto riguarda i prodotti, in generale gli aumenti più significativi si sono registrati nelle vendite di quelli a basso prezzo, a conferma del fatto che il consumatore si dimostra attento alla spesa nei propri acquisti, rimandando quelli di beni durevoli e addirittura sacrificando i beni primari a favore dei servizi.
Relativamente ai saldi estivi, si registra un sensibile aumento degli operatori che hanno registrato vendite in calo rispetto all’estate scorsa (51,6%). Nel 2008 infatti, rispetto ai saldi estivi 2007, il 6% dichiarava vendite in calo mentre più della metà registrava aumenti delle stesse.