A Pisa aumenti di fatturato solo per 8 pmi su 100

A Pisa aumenti di fatturato solo per 8 pmi su 100

Quasi il 40% delle imprese con meno 20 dipendenti prevede nell'anno in corso una contrazione del giro d'affari. Grassini. "situazione di grandissima difficoltà, il rilancio passa da miglioramento della qualità e ricerca di nuovi mercati".

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4 agosto 2014

La crisi per le pmi  pisane è ancora lontana dall' essere superata. Lo afferma Federica  Grassini, presidente di Confcommercio Pisa: ''gli ultimi dati della  Camera di commercio confermano il permanere di una situazione di  grandissima difficoltà per le piccole e medie imprese pisane. Per il 2014, soltanto 8 su 100 prevedono un aumento del fatturato, mentre  anche i margini di profitto subiranno una significativa revisione al  ribasso. Quasi il 40% delle imprese con meno 20 dipendenti prevede nell'anno in corso una contrazione del proprio giro d'affari''.  Secondo la presidente di Confcommercio Pisa, il quadro generale  non aiuta certo le imprese:  ''le imprese razionalizzano sempre di più i costi e riducono i margini di profitto per restare competitive sui mercati,  mentre al contempo le burocrazie pubbliche, a tutti i livelli,  continuano a ingrassare con i soldi di imprese e cittadini". Per quanto riguarda i consumi, Confcommercio Pisa nutriva  qualche aspettativa in più per i saldi estivi, che "a parte  una iniziale euforia, hanno rallentato di colpo. Ci si aspettava qualcosa di più dai famosi 80 euro. Il dato nazionale si attesta su un -4%, a Pisa la situazione è stata comunque migliore''.  Tornando alla situazione pisana, gli imprenditori locali  confermano una linea attendista: ''non possiamo sorprenderci  - sostiene Grassini - nel vedere che la quota di imprese provinciali con  investimenti in corso o previsti è scesa al 6%, il minimo storico. D'altronde, la crisi continua ad avere effetti molto negativi sulla gestione della liquidità aziendale. Quasi una impresa su tre prevede  un peggioramento anche su questo fronte''. Nonostante tutto ciò, le imprese pisane lavorano incessantemente  a strategie di rilancio. ''Le imprese adottano strategie a tutto campo  di razionalizzazione dei costi di gestione e di compressione dei  margini in direzione di una maggiore efficienza, mentre il  miglioramento della qualità dei prodotti e la ricerca di nuovi  mercati, in Italia e all'estero, rappresentano le migliori strategie  per un rilancio possibile. Le imprese stanno facendo la loro parte  fino in fondo per uscire dalla crisi", conclude la presidente della Confcommercio provinciale.

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