A Torino un giardino intitolato a Demarchi

A Torino un giardino intitolato a Demarchi

Il Comune ha intitolato a Enrico Demarchi, ex presidente dell'Ascom sabauda, il giardino di piazza Montanari. Presenti il presidente del Consiglio Comunale Castronovo, l'assessore comunale al Commercio Altamura e la presidente dell'Ascom Coppa.

DateFormat

29 settembre 2008
============================= comunicato stampa

Ascom Torino: un giardino intitolato all’ex presidente Demarchi

 

La città di Torino ha intitolato a Enrico Demarchi, ex presidente dell’Ascom sabauda, imprenditore e dirigente sindacale, il giardino di piazza Montanari.

Erano presenti il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Castronovo, l’assessore comunale al Commercio Alessandro Altamura,  insieme a numerose Autorità civili, religiose e politiche, nonché a  dirigenti e funzionari dell’Ascom torinese con la presidente Maria Luisa Coppa.

II presidente Castronovo ha ricordato “ il contributo di Demarchi nello sviluppo economico e culturale della città nelle cariche istituzionali da lui ricoperte”. La presidente dell’Ascom torinese, Maria Luisa Coppa, si è detta “orgogliosa di questo riconoscimento e ha sottolineato come Demarchi sia ancora vivo nella nostra memoria e rappresenti la ‘storia’ dell’Ascom e un esempio per i nostri giovani imprenditori”. Anche il nipote, che porta lo stesso suo nome Enrico Demarchi ha voluto porre l’attenzione su “quel nonno mito” che visse una “vita a 360 gradi”. Ha portato il saluto della Città anche l’assessore al commercio Alessandro Altamura. Infine la presidente Coppa ha letto il messaggio inviato per l’occasione da Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio (vedi testo allegato).

Enrico Demarchi fu un autenticoself made men”. Una lunga gavetta, iniziata come semplice garzone di drogheria (della quale divenne in seguito contitolare, creando la prima catena di otto negozi divisi fra Torino ed Imperia, noti con il marchio della “vecchina” che caratterizzava il caffè della ditta), fino a diventare titolare con il figlio Carlo di un’azienda per la vendita all’ingrosso di zucchero, depositaria di alcuni dei maggiori gruppi saccariferi italiani.. Allo spirito imprenditoriale, egli seppe infatti accompagnare anche un forte impegno sindacale e politico. Nel ’46 fu infatti fra i fondatori dell’Associazione Commercianti della provincia di Torino con sede in corso Vittorio Emanuele, successivamente spostata in via Massena, dove con altri soci acquistò l’attuale immobile, diventando amministratore e presidente della “Casa del Commercio” fino alla morte. Fu anche presidente del Settore Alimentari e per oltre vent’anni  presidente della stessa Associazione Commercianti. Intensa anche l’attività politica. Durante la lotta di Liberazione, ricoprì il ruolo di vice intendente di piazza del Corpo Volontari della Libertà, rifiutando e restituendo al Ministero della Guerra lo stipendio relativo al grado ricoperto, dichiarandosi “patriota e non mercenario”. A  guerra conclusa, fu consigliere comunale di Torino dal 1946 al 1970 (i suoi gettoni di presenza andarono tutti all’Ente Comunale di Assistenza) e deputato al Parlamento italiano nella quarta, quinta e sesta legislatura (sempre eletto nelle liste del Partito Liberale).

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca