A Trieste convegno sul "digital divide"

A Trieste convegno sul "digital divide"

L'insufficiente utilizzo dell'ICT nel comparto produttivo italiano, è stato al centro del convegno organizzato dalla Confcommercio provinciale, nell'ambito del progetto nazionale "Proposte per connettersi allo sviluppo".

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11 settembre 2007
A Trieste convegno sul digital divide

 

A Trieste convegno sul digital divide

 

La scarsità in investimenti tecnologici ed innovazione, di parte delle imprese italiane in generale e di quelle del terziario in particolare, specie nel raffronto con le realtà di altri Paesi, costituisce un elemento di forte criticità per la competitività delle aziende e per lo sviluppo dell’intero sistema economico italiano. Uno scenario, quello relativo all’ ancor insufficiente utilizzo dell’ ICT nel comparto produttivo italiano, con particolare riferimento alle piccole e micro - imprese del terziario, che è stato al centro del convegno organizzato dalla Confcommercio provinciale, nell’ambito del progetto nazionale “Proposte per connettersi allo sviluppo�. Durante l’ incontro è stata fatta anche luce sulla ancor diffusa propensione imprenditoriale, dovuta ad elementi culturali, ma anche dimensionali e territoriali, a considerare elementi non prioritari per la crescita delle realtà produttive la formazione e l’ utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici. L’ indagine della Confcommercio nazionale sull’utilizzo dell’ ICT trae spunto da quella, condotta dall’ Istat nel 2005, che escludeva tuttavia il segmento economico della piccola e micro-impresa e cha ha fatto comunque emergere la condizione di arretratezza del sistema imprenditoriale italiano per quanto concerne la diffusione delle nuove tecnologie. Lo studio della Confcommercio ha avuto quale obiettivo principale quello di verificare la diffusione dell’ ICT per quanto concerne le piccole e micro-imprese mondo del commercio, del turismo e dei servizi. La valutazione, anche al fine di quantificare il Digital Divide fra le grandi aziende del settore e quelle di dimensioni limitate, partendo dall’analisi della dotazione tecnologica delle imprese, ha focalizzato l’attenzione su tre variabili fondamentali, ovvero il settore di attività, la dimensione e la localizzazione geografica delle realtà produttive. La ricerca, che si è rivolta alle aziende con meno di cinquanta addetti del commercio al dettaglio, di quello all’ ingrosso, dei pubblici esercizi e dei servizi, ha campionato 3.300 micro e piccole imprese del terziario, in rappresentanza delle 2.200.000 realtà produttive presenti sul territorio nazionale e della 47.9666 operanti nel Friuli Venezia Giulia. Per quanto concerne il quadro relativo alle province di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine, la situazione risulta essere piuttosto positiva. Il 77,4% delle aziende della nostra regione, attive nei settori del commercio al dettaglio, del commercio all’ingrosso, dei pubblici esercizi e dei servizi, dispone di almeno un pc; il 74,7% ha un accesso ad internet e il 35,2% utilizza un server.

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