Aggressione al Tribunale di Lodi: Federsicurezza replica a Renzi

Aggressione al Tribunale di Lodi: Federsicurezza replica a Renzi

Il presidente Gabriele commenta le dichiarazioni del premier ("un compito tanto importante non può più essere svolto dalla Vigilanza privata"): "la professionalità delle nostre guardie giurate è indiscutibile, ricordo che per legge non possono perquisire la gente".

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28 maggio 2015

Dopo l'aggressione alla cancelliera Maria Pia Sciortino, all'ufficiale giudiziario Massimiliano Luzi e al pubblico ministero Alessia Menegazzo, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a "Quinta Colonna" ha promesso che d'ora in poi Carabinieri e Polizia si occuperanno in esclusiva della sicurezza delle aule e dei palazzi di giustizia, perché un compito tanto importante non può più essere svolto dalla Vigilanza privata. "Ne siamo molto lieti  - commenta il presidente di Federsicurezza-Confcommercio Imprese per l'Italia, Luigi Gabriele - perché questo vuol dire anche che Renzi ha in mente di aumentare, significativamente e al più presto, gli organici delle forze dell'ordine e ha trovato le risorse finanziarie necessarie a farlo. Nel concordare con lui sulla indiscutibile professionalità di poliziotti e carabinieri, vorremmo però cogliere l'occasione per ricordare che anche quella delle nostre guardie giurate non è da meno, tant'è che è i Ministeri dell'Interno e della Difesa  hanno loro riconosciuto la facoltà, già in esercizio, di svolgere ruoli di sorveglianza e controllo antipirateria sulle navi mercantili italiane in giro per i vari mari del mondo". "Se poi – continua Gabriele - il premier valutasse le ovvie implicazioni del commento del Procuratore Capo di Lodi Vincenzo Russo che, nel deprecare il mal funzionamento dell'attrezzatura disponibile (a causa, secondo il Sindaco di Lodi, guarda un po', dell'insolvenza milionaria dell'amministrazione centrale nei confronti dell'ente locale) ha ricordato che, per legge, le nostre guardie non possono, anche nell'esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo loro formalmente attribuite dal pubblico committente, perquisire la gente, perché non hanno la qualifica di agente o di ufficiale di polizia giudiziaria - forse il presidente Renzi avrebbe materia di riflessione e di attività". "Tutta la filiera delle sicurezza privata e gli Istituti di vigilanza in particolare - ha conclusil presidente di Federsicurezza – sono comunque interessati al confronto col Governo e disponibili a partecipare ad un tavolo di lavoro per individuare soluzioni condivise, nell'interesse della sicurezza degli operatori della Giustizia e dei cittadini".

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