AGRICOLTURA

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7 gennaio 2002

AGRICOLTURA

 

 

1) Lavori della Commissione europea

 

a) Iniziativa comunitaria Leader+ per l'Italia

La Commissione europea ha approvato il programma relativo all'iniziativa comunitaria LEADER+ a favore delle seguenti regioni italiane:

 

Emilia-Romagna

Per il periodo 2001-2006, il contributo dell'Ue ammonta a 9,78 milioni di euro, a fronte di una spesa pubblica complessiva di 21,22 milioni di euro e di un in vestimento complessivo di 28,67 milioni di euro. Il programma LEADER + predisposto dalla Regione Emilia-Romagna, che copre l'insieme delle zone rurali regionali, si propone di promuovere nuove dinamiche di sviluppo e di sviluppar e il carattere innovativo e pilota dell'iniziativa comunitaria, con riferimento alla funzione ed al ruolo delle aree rurali. In particolare, il programma inte nde sperimentare strategie innovative di sviluppo, con riferimento: alla valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale; al potenziamento dell'ambiente economico, per contribuire a creare nuovi posti di lavoro ed a valorizzare il ruolo dei giovani e delle donne; al miglioramento delle capacità organizzative delle comunità rurali. Una commissione tecnica regionale selezio nerà, per l'attuazione del programma, fino a cinque Gruppi d'azione locale.

 

Friuli-Venezia Giulia

Per il periodo 20 01-2006, verrà destinato a questo programma uno stanziamento complessivo di 16,1 milioni di €, con un contributo pubblico di 11,3 milioni di € comprendente una partecipazione comunitaria di 5,65 milioni di €. Il programma LEADER+ dell a regione Friuli-Venez ia Giulia, che interessa il 56% delle zone rurali della regione e una popolazione rurale del 15% rispetto alla popolazione totale della regione, con una densità media del 41%, intende promuovere nuove strategie di sviluppo e a potenziare il carattere innovatore e pilota dell'iniziativa comunitaria rispetto alla funzione e al ruolo delle zone rurali. L'obiettivo globale del programma è di incentivare la vitalità socioeconomica dei territori tramite la diffusione di modelli di sviluppo endogeni e sostenibili. Il programma si fonda segnatamente sull'innovazione, l'integrazione e la qualificazione del sistema di produzione locale, sull'aumento della capacità del territorio di attirare imprese e nuovi abitanti, sulla valorizzazione e utilizzazione integrata del patrimonio locale e sull'organizzazione di una comunicazione integrata che dia visibilità al territorio e alle sue risorse. La regione Friuli-Venezia Giulia, e in special modo l'autorità di gestione del programma, selezionerà tre Gruppi d'azione locale per attuare tale programma.

Lazio

Per il periodo 2001-2006 verrà destinato al programma uno stanziamento complessivo di 51, 5 milioni di €, con un contributo pubblico di 27,1 milioni di € comprendente una partecipazione comunitaria di 13,55 milioni di €. Il p rogramma LEADER+ interessa le zone rurali della Regione Lazio e si prefigge come obiettivo generale di promuovere azioni integrate elaborate e attuate a livello locale per conseguire lo sviluppo integrato delle zone rurali svantaggiate della regione. Questo obiettivo si articola su tre assi principali che mirano rispettivamente a

  • Potenziare i servizi a favore della popolazione rurale e la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile del territorio e dell'ambiente;
  • Promuovere il territorio e la cultura locale (pubblicità del territorio, promozione dell'offerta turistica; sostegno alle iniziative collettive allo scopo di migliorare le economie di scala; valorizzazione delle manifestazioni locali);
  • Favorire la cooperazione tra i territori rurali e la cooperazione infraterritoriale e transnazionale.

I principali gruppi beneficiari sono le aziende agricole, le piccole imprese e le famiglie degli agricoltori. Il programma prevede azioni volte a migliorare i servizi alle imprese, come pure a sviluppare e a valorizzare l'offerta turisti ca. Per quanto concerne le famiglie degli agricoltori, il programma rafforzerà il sistema economico della famiglia rurale grazie all'innovazione nei servizi, la sperimentazione di una nuova organizzazione dei valori del reddito e la qualificazione del ruolo della donna nei sistemi di pluriattività. Viene data priorità alle iniziative che favoriscono l'occupazione dei giovani e incoraggiano le pari opportunità per le donne. Il programma intende inoltre preservare e valorizzare le risorse ambientali. Beneficeranno del programma sette gruppi di azione locale, selezionati da un comitato regionale.

 

Toscana

Per il periodo 2001-2006, il contributo dell'Unione europea ammonta a 13,34 milioni di euro, a fronte di una spesa pubblica complessiva di 30,99 milioni di euro e di un investimento complessivo di 60,11 milioni di euro. Il programma L EADER+ interessa le zone rurali della Regione Toscana. Il suo obiettivo generale è la promozione di nuove dinamiche di sviluppo sostenibile delle zone rurali interessate, da perseguire attraverso:

  • La diffusione di metodi e tecnologie innovative, per migliorare la qualità e la competitività dei prodotti e dei servizi;
  • La valorizzazione delle produzioni locali, con particolare attenzione a quelle a basso impatto ambientale;
  • Il miglioramento della qualità delle condizioni di vita delle popolazioni residenti nelle zone rurali;
  • Il miglioramento delle possibilità di impiego e di autoimpiego, con priorità per alcune categorie specifiche, quali i giovani e le donne;
  • La valorizzazione, anche a fini turistici, delle risorse naturali e culturali.

Una Commissione tecnica regionale selezionerà, per l'attuazione del programma, fino a otto Gruppi d'azione locale.

Lombardia

Per il periodo 2001-2006, il contributo dell'Unione e uropea ammonta a 7,220 milioni di €, a fronte di una spesa pubblica complessiva di 14,440 milioni di € e di un investimento complessivo di 24,067 milioni di € . Il programma LEADER + della Regione Lombardia, che copre il 37% delle zone rurali regionali, si propone di promuovere nuove strategie di sviluppo e di sviluppare il carattere innovativo e pilota dell'iniziativa comunitaria, con riferimento alla funzione ed al ruolo delle aree rurali. L'obiettivo globale del programma riguarda la stimolazione della vitalità socio- economica dei territori attraverso la diffusione di modelli di sviluppo autogeni, integrati e sostenibili. Il programma é volto in particolare ad innovare, integrare e qualificare il sistema produttivo locale, ad incrementare l'attrattività del territorio verso imprese e nuovi residenti, a valorizzare e rendere fruibile in modo integrato il patrimonio locale e ad organizzare una comunicazione integrata per dare visibilità al territorio e alle sue risorse. La Regione Lombardia selezionerà, per l'attuazione del programma, 6 Gruppi d'azione locale.

 

Piemonte

Per il periodo 2001-2006, il contributo dell'Unione europea ammonta a 11,32 milioni di €, a fronte di una spesa pubblica complessiva di 22,64 milioni di euro e di un investimento complessivo di 36,892 milioni di €. Il programma LEADER + della Regione Piemo nte, che copre il 58% delle zone rurali regionali, si propone di promuovere nuove strategie di sviluppo e di sviluppare il carattere innovativo e pilota dell'iniziativa comunitaria, con riferimento alla funzione ed al ruolo delle aree rurali. L'obiettivo globale del programma riguarda la stimolazione della vitalità socio- economica dei territori attraverso la diffusione di modelli di sviluppo autogeni, integrati e sostenibili. Il programma é volto in particolare ad innovare, integrare e qualificare il sistema produttivo locale, ad incremen tare l'attrattività del territorio verso imprese e nuovi residenti, a valorizzare e rendere fruibile in modo integrato il patrimonio locale e ad organizzare una comunicazione integrata per dare visibilità al territorio e alle sue risorse. La Regione Piemonte selezionerà, per l'attuazione del programma, 10 Gruppi d'azione locale.

 

Provincia autonoma di Trento

Per il periodo 2001-2006 verrà destinato al programma uno stanziamento complessivo di 19,311 milioni di €, con un contributo pubblico di 7,38 milio ni di € comprendente una partecipazione comunitaria di 3,69 milioni di €. Il programma LEADER+ interessa le z one rurali della Provincia di Trento e si prefigge come obiettivo generale di promuovere nuove idee e progetti innovatori delle comunità rurali. Il bilancio è articolato su tre assi principali che mirano rispettivamente a

  • Realizzare una strategia pilota di sviluppo a carattere territoriale integrato;
  • Sostenere la cooperazione tra i diversi territori rurali;
  • Fornire l'assistenza tecnica per l'attuazione del programma.

I principali gruppi beneficiari sono le aziende agricole, le piccole imprese e tutti gli operatori locali. Il programma prevede azioni volte a migliorare i servizi alle imprese, come pure a sviluppare e a valorizzare i loro processi e prodotti. Viene data la priorità alle iniziative che favoriscono l'occupazione dei giovani e incoraggiano le pari opportunità per le donne. Il programma intende inoltre preservare e valorizzare le risorse ambientali. Beneficerà del programma un gruppo di azione locale (GAL), selezionato dall'autorità di gestione.

 

Umbria

Per il periodo 2001-2006 verrà destinato al programma uno stanziamento complessivo di 21 milioni di €, con un contributo pubblico di 15,14 milioni di € comprendente una partecipazione comunitaria di 7,57 milioni di €. Il programma LEADER+ interessa le zone rurali della Regione Umbria e si prefigge c ome obiettivo generale di dare un nuovo impulso alle zone rurali. Questo obiettivo si articola su tre assi principali che mirano rispettivamente a

  • Valorizzare il patrimonio storico-culturale e ambientale per lo sviluppo dei territori rurali;
  • Promuovere il territorio e la cultura locale (pubblicità del territorio, promozione dell'offerta turistica; sostegno alle iniziative locali allo scopo di migliorare le economie di scala; valorizzazione delle manifestazioni locali);
  • Potenziare i servizi per la popolazione locale.

I principali gruppi beneficiari sono le aziende agricole, le piccole imprese e le famiglie degli agricoltori. Il programma prevede azioni volte a migliorare i servizi alle imprese, come pure a sviluppare e a valorizzare l'offerta turisti ca. Per quanto concerne le famiglie degli agricoltori, il programma rafforzerà il sistema economico della famiglia rurale grazie all'innovazione nei servizi, la sperimentazione di una nuova organizzazione dei valori del reddito e la qualificazione del ruolo della donna nei sistemi di pluriattività. Viene data la priorità alle iniziative che favoriscono l'occupazione dei giovani e incoraggiano le pari opportunità per le donne. Il programma intende inoltre preservare e valorizzare le risorse ambientali. Beneficeranno del programma cinque gruppi di azione locale al massimo, selezionati da un comitato regionale.

 

Veneto

Per il periodo 2001-2006, verrà destinato a questo programma uno stanziamento complessivo di 40,5 milioni di €, con un contributo pubblico di 27,5 milioni di € comprendente una partecipazione comunitaria di 13,74 milioni di €. Il progra mma LEADER+ interess a le zone rurali della regione Veneto. L'obiettivo globale del programma è di promuovere azioni integrate concepite e attuate a livello locale per conseguire uno sviluppo integrato delle zone rurali svantaggiati della regione. Tale obie ttivi è articolato su tre assi di programma che mirano rispettivamente a:

  • Rafforzare i servizi a favore della popolazione rurale e a valorizzare e sviluppare in modo durevole il territorio e l'ambiente.
  • Promuovere il territorio e la cultura locale (pubblicità dei territori, promozione dell'offerta turistica; sostegno alle iniziative collettive per migliorare le economie di scala; valorizzazione delle manifestazioni locali).
  • Incoraggiare la cooperazione fra i territori rurali e la cooperazione interterritoriale e transnazionale.

I principali gruppi beneficiari sono le aziende agricole, le piccole imprese e le famiglie di agricoltori. Il programma prevede azioni volte a migliorare i servizi destinati alle imprese come pure a sviluppare e a valorizzare l'offerta turistica. Per quanto concerne le famiglie di agricoltori, il programma si pro pone di rafforzare il sistema economico della famiglia rurale attraverso l'innovazione dei servizi, la sperimentazione di una nuova organizzazione dei valori del reddito e la qualificazione del ruolo delle donne tramite dispositivi che includono più attività. Sarà riservata la priorità alle iniziative che favoriscono l'occupazione dei giovani e che incoraggiano le pari opportunità per le donne. Il programma intende inoltre preservare e valorizzar e le risorse ambientali. Beneficeranno di questo programma nove gruppi di azione locale che saranno selezionati da un Comitato regionale.

 

Nota sul Gruppo d'azione locale

Per garantire un approccio ascendente, ogni Gruppo d'azione locale definirà le sue misure ed i suoi obiettivi specifici a partire dalle caratteristiche della Regione ed all'interno delle priorità e delle strategie generali fissate nel programma. Tali misure saranno definite in un piano di sviluppo stabilito dallo stesso gruppo d'azione locale. La selezione dei gruppi di azione locale si bas erà su un'analisi della struttura e dell'organizzazione del gruppo, e sulla qualità delle strategie proposte nel suo piano di sviluppo.

 

c) Aiuto agricolo in Sardegna: decisione negativa

La Commissione ha, il 13 novembre, dichiarato incompatibile con le norme del mercato comune il piano di ristrutturazione delle imprese in difficoltà nel comparto delle colture protette (ottenute in serra o con altro tipo di protezione) presentato dalla Sardegna e adotta un a decisione finale negativa per questo progetto di aiuto di Stato. Il regime proposto comprende provvedimenti finanziari (estinzione e ricontrattazione del debito), investimenti e misure di assistenza tecnica. Il bilancio previsto è di 30 milioni di € (60 miliardi di ITL). Gli aiuti alla ristrutturazione di imprese in difficoltà sono disciplinati da linee direttrici che stabiliscono un certo numero di condizion i da soddisfare perché gli aiuti stessi possano essere dichiarati compatibili con il mercato comune. Nel 1998 la Commissione aveva avviato una procedura di esame relativa al piano di ristrutturazione presentato dalla Sardegna, poiché nutriva dubbi in merito al rispetto di queste condizioni. Dopo un esame approfondito delle informazioni fornite dalle autorità italiane a seguito dell'avvio di questa procedura, la Commissione ha potuto costatare che non tutte le condizioni previste dalle linee direttrici suddette erano soddisfatte, poiché:

  • Il piano di ristrutturazione presentato si basa su una definizione insufficiente del concetto di "impresa in difficoltà",
  • Lo scenario ipotizzato per il ripristino della redditività delle imprese considerate non risulta realistico,
  • Esiste un rischio reale di distorsione della concorrenza dovuto all'incidenza dell'aumento di capacità sui prezzi e, dunque, sulle entrate ed attività dei concorrenti,
  • L'aiuto è sproporzionato rispetto ai costi e ai benefici della ristrutturazione.

Il piano è stato dunque dichiarato incompatibile con il mercato comune. L'Italia dispone di un termine di due mesi, a partire dalla data di notifica della decisione della Commissione, per comunicare le misure da lei adottate per conformarvisi.

 

d) Aiuti al settore della pesca in Italia

La Commissione ha autorizzato, il 13 novembre, un regime italiano di aiuti ai pescatori dell'Adriatico costretti a sospendere l'attività per la presenza l'anno scorso di mucillagine nella zona. L'autorizzazione riguarda un periodo di un mese soltanto e la Commissione ha avviato un'indagine formale sugli aiuti ai pescatori oltre tale periodo, data la mancanza di qualsiasi piano di ricost ituzione degli stock. Inoltre, pur ritenendo che potesse essere autorizzato il risarcimento anche per i produttori di molluschi interessati dal fenomeno, la Commissione non dispone delle informazioni comprovanti che gli aiuti non compensano in misura eccessiva le perdite subite. Di conseguenza, l'indagine sul regime in questione interessa anche gli aiuti ai produttori di molluschi. Il secondo regime italiano per il quale è stato avviato un procedimento d'indagine riguarda aiuti ai pescatori operanti nello Ionio e nel Tirreno, a seguito dell'arresto tecnico delle attività di pesca, sempre nel 2000. Anche in questo caso l' Italia non ha presentato il piano di ricostituzione degli stock. Al termine di una prima valutazione dei regimi in questione, la Commissione nutre dubbi sulla loro compatibilità con le norme UE che disciplinano gli aiuti di Stato.

 

e) Scambi di frutta e verdura con l'Ungheria

La Commissione europea ha adottato il primo regolamento che autorizza (agréant) le operazioni di controllo di conformità alle norme di commercializzazione per frutta e verdura fresche realizzate in un paese terzo. Ciò' significa che la frutta e verdura ungherese potranno essere importate senza controllo sistemati co da parte degli Stati membri quando saranno già stati controllati in Ungheria. Una ventina di altri paesi terzi, candidati o non all'adesione, hanno presentato alla Commissione delle richieste di consenso dello stesso tipo. L'8 0% delle importazioni di frutta e verdura fresche dell'UE sono interessate da tale richiesta, e si valuta che la metà almeno delle importazioni di frutta e verdura fresche dell'Ue potrebbe essere coperta a medio termine da tale misura. Le importazioni annue in provenienza dall'Ungheria rappresentano circa 85.000 tonnellate ed un valore di 60 milioni di euro, ossia circa il 2% delle importazioni totali di frutta e verdura fresche dell'Ue. Si tratta in particolare di peperoni (16milioni di euro), di ciliegie (18 milioni di euro) e di prunie (9 milioni di euro). Il consenso da parte della Commissione dei cont rolli ungheresi si tradurrà da una semplificazione delle pratiche amministrative, e quindi da una riduzione dei tempi e dei costi, per gli importatori di frutta e verdura.

 

f) Comportamenti che violano gravemente le norme della PCP (Com-2001-650)

La Commissione europea ha presentato il primo rapporto concernente i comportamenti che violano gravemente le norme della Politica Comune della Pesca (PCP), individuati nel 2000. Tale rapporto rientra in un processo che mira ad assicurare una maggiore trasparenza del controllo e della sorveglianza delle attività di pesca nell'Ue. Nel luglio 1999, il Consiglio ha adottato una lista di comportamento che costituisce infrazioni gravi alle regole dell'Ue in materia di pesca. Vi erano ripresi gli elementi che figuravano già in una lista similare in vigore nella zona rientrando nell'Organizzazione delle pesche dell 'Atlantico del Nord Ovest (NAFO), alla quale appartiene l'UE. Gli Stati membri sono obbligati ad informare la Commissione dei casi in cui essi hanno scoperto infrazioni gravi, e che sono oggetto di un rapporto ufficiale. La comunicazione presentata dalla Commissione riguarda pertanto tali infrazioni per l'anno 2000 .

 

g) Settore agricolo nei Paesi candidati

La Commissione europea ha presentato uno studio sulla situazione del settore agricolo nei paesi candidati all'adesione. La ristrutturazione dell'agricoltura rappresenta un sfida maggiore per i paesi candidati dell'Europa centrale ed or ientale (PECO). Benché la situazione sia diversa da un paese all'altro, la maggior parte di questi non riescono veramente a competere con i 15 Stati membri ed il processo di ristrutturazione è lungi dall'essere terminato. Secondo lo studio indipendente, sarà impossibile, a medio termine dopo l'adesione, mantenere due regimi distinti di politiche agricole applicandosi, rispettivamente, agli anziani ed ai nuovi Stati membri. La questione chiave, secondo il rapporto, risiede nel modo in cui realizzare una transizione con successo verso l'applicazione integrale della PAC nei PECO. Un'introduzione immediata di aiuti diretti integrati ai redditi non sarebbe una misura appropriata, almeno durante la fase transitoria. Tali aiuti rafforzerebbero le strutture attuali senza garantire il livello d'investimento e di ristrutturazi one necessario per aumentare la competitività dell'agricoltura dei paesi PECO al livello dell'Europa dei 15. Il rapporto è reperibile sul sito Web: http://europa.eu.int/comm/agriculture/publi/reports/ceeccomp/index_fr.htm

 

 

 

 

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