AGRICOLTURA E PESCA

AGRICOLTURA E PESCA

DateFormat

28 febbraio 2003
1

AGRICOLTURA E PESCA

 

 

1)    Lavori del Consiglio Ue

 

a) OMC e Agricoltura

Le ambiziose proposte della Commissione per i negoziati OMC sull'agricoltura hanno avuto l'appoggio unanime degli Stati membri in occasione del Consiglio affari generali. La proposta dell'UE passa ora a Ginevra. Il documento riflette il deciso impegno dell'Unione a portare avanti la riforma del sistema di scambi commerciali agricoli, riconoscendo al tempo stesso l'esigenza di un trattamento speciale per i paesi in via di sviluppo, soprattutto per le economie più fragili, e assicurando che si terrà conto di considerazioni quali l'ambiente, lo sviluppo rurale e il benessere degli animali. Le proposte, che evitano posizioni estremiste e privilegiano un'impostazione realistica, contribuiranno a far avanzare i negoziati mediando tra le posizioni opposte di coloro che ambiscono alla liberalizzazione totale nell'immediato futuro e coloro che invece temono una maggiore liberalizzazione degli scambi nel settore agricolo.

 

Gli elementi principali sono:

Ø     Apertura dei mercati alle importazioni agricole tramite una riduzione del 36% dei dazi doganali

Ø     Diminuire del 45% ogni forma di sovvenzione all'esportazione

Ø     Riduzione supplementare del 55% degli aiuti a favore dell'agricoltura che causano distorsioni degli scambi

Ø     Un trattamento speciale per i paesi in via di sviluppo affinché possano beneficiare di un accordo preferenziale

A tal fine, la Commissione propone:

Per l'accesso al mercato:

-        Una "food security box". Per agevolare l'attuazione di ulteriori tagli dei dazi e per tener conto delle preoccupazioni dei paesi in via di sviluppo in merito a talune colture sensibili, occorre estendere a tali paesi uno strumento speciale di salvaguardia per garantire la sicurezza alimentare.

-        Non meno del 50% delle importazioni agricole a dazio nullo nei paesi industrializzati devono provenire dai paesi in via di sviluppo.

-        Accesso a dazio nullo e senza contingenti per tutte le importazioni dai paesi meno sviluppati verso i paesi industrializzati e i paesi più progrediti.

-        Notevole "riduzione dell'incremento costante dei dazi" sui prodotti di particolare interesse per i paesi in via di sviluppo riducendo il livello della protezione tariffaria (dazi ad valorem e dazi specifici).

Per il sostegno interno:

-        La possibilità di sostenere il loro settore agricolo per questioni inerenti al loro sviluppo. Ciò significa che siffatto sostegno non verrebbe considerato una forma di sovvenzione che favorisce la distorsione degli scambi.

Trattamento speciale:

-        Tassi di riduzione inferiori e periodo di attuazione più lungo. L'Unione Europea propone che i nuovi impegni siano attuati nel corso di sei anni da parte dei paesi industrializzati e di dieci anni da parte dei paesi in via di sviluppo, a decorrere dal 2006.

Ø     Eliminazione delle possibili scappatoie per creare condizioni più equilibrate per tutti i paesi industrializzati

Ø     Porre in primo piano le preoccupazioni dei consumatori.

 

2)    Lavori della Commissione europea

 

a) Revisione della Politica agricola comune (PAC) (Com-03-23)

Il 21 gennaio, la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte di riforma della PAC, in particolare proposte di regolamento relative a:

Ø     L’istituzione di norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune e di regimi di sostegno a favore dei produttori di talune colture;

Ø     La modifica del regolamento (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG) e abrogazione del regolamento (CE) n. 2826/2000;

Ø     L'organizzazione comune dei mercati nel settore dei cereali;

Ø     L'organizzazione comune del mercato del riso;

Ø     L'organizzazione comune dei mercati nel settore dei foraggi essiccati per le campagne di commercializzazione dal 2004/05 al 2007/08;

Ø     La modifica del regolamento (CE) n. 1255/1999 relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari;

Ø     L’istituzione di un prelievo nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari.

 

 

Obiettivi:

 

v    Migliorare la competitività dell'agricoltura europea facendo dell'intervento una vera e propria rete di sicurezza, permettendo ai produttori europei di rispondere ai segnali di mercato e proteggendoli dalle fluttuazioni estreme dei prezzi.

v    Promuovere un'agricoltura sostenibile che risponda maggiormente alle esigenze del mercato completando la transizione dagli aiuti al prodotto agli aiuti al produttore, attraverso l'introduzione di un unico pagamento per azienda disaccoppiato dalla produzione, determinato in base ai riferimenti storici e subordinato al rispetto di norme ambientali, in materia di benessere degli animali e di sicurezza alimentare. Ciò dovrebbe consentire di rendere più efficaci gli aiuti al reddito dei produttori.

v    Garantire un sistema più equilibrato di aiuti e rafforzare lo sviluppo rurale trasferendo risorse dal primo al secondo pilastro della PAC attraverso l'introduzione di un sistema comunitario di modulazione e ampliando il campo d'applicazione degli attuali strumenti a favore dello sviluppo rurale, nell'intento di promuovere la qualità alimentare, il rispetto di norme più rigorose e un maggior benessere degli animali.

 

I tratti salienti della riforma sono i seguenti:

 

ü     un pagamento unico per azienda, slegato dalla produzione ("disaccoppiamento");

ü     tale pagamento è subordinato al rispetto di norme in materia ambientale, di sicurezza alimentare, di benessere degli animali, di igiene e di sicurezza sul lavoro, nonché all'obbligo di mantenere i terreni agricoli in buone condizioni ("condizionalità ecologica");

ü     una politica di sviluppo rurale più forte, con maggiori dotazioni finanziarie, nuove misure di promozione della qualità, del benessere degli animali ed intese ad aiutare i conduttori agricoli a conformarsi alle norme di produzione dell'Unione europea;

ü     una riduzione dei pagamenti diretti ("riduzione progressiva") per le aziende di grandi dimensioni in modo da ricavarne risorse supplementari da mettere a disposizione dello sviluppo rurale e da poter destinare i risparmi al finanziamento di ulteriori riforme;

ü     revisione della politica di mercato della PAC, che prevede:

-        la riduzione finale del 5% del prezzo di intervento dei cereali parzialmente compensata da un aumento dei pagamenti diretti a favore dei produttori di seminativi;

-        una riforma più profonda e rapida nel settore del latte, con riduzioni differenziate dei prezzi del burro e del latte scremato in polvere e il mantenimento del sistema delle quote latte fino al 2014/15;

-        riforme nei settori del riso, del frumento duro, della frutta a guscio, della fecola di patate e dei foraggi essiccati.

 

b) Promozione fuori Ue dei prodotti agricoli comunitari

La Commissione europea ha adottato, il 16 gennaio, delle misure miranti a fornire delle informazioni sui prodotti agricoli europei ed a assicurarne la promozione fuori l’Ue. Gli Stati membri hanno sottoposto all’esame della Commissione 20 programmi di promozione e di informazione.  I sei programmi che sono stati accettati sono essenzialmente orientati sul Giappone, il sud-est asiatico, gli Usa e i paesi candidati all’adesione. I prodotti interessati sono : il vino, la frutta e verdura, il lardo ed i prodotti lattieri-caseari. Le spese sono valutate a circa 14 milioni di euro, di cui la metà sarà finanziata dall’Unione europea.

 

Antefatti

Tale iniziativa risale al 14 dicembre 1999 quando il Consiglio ha deciso che l’Ue potrebbe, nei paesi terzi, finanziare, totalmente o in parte, delle azioni che mirerebbero a far conoscere o a promuovere dei prodotti agricoli e dei prodotti alimentari (Reg. (CE) n°  2702/1999 - 14 .12.99 - Guce L327- 21.12.99). Tali azioni possono prendere la forma di relazioni pubbliche, di misure promozionali o pubblicitarie, destinate a sottolineare in particolare i vantaggi dei prodotti comunitari, come la qualità, l’igiene, la sicurezza, la qualità nutrizionale, l’etichettatura, il benessere degli animali e il rispetto dell’ambiente. Tali misure possono implicare una partecipazione a: manifestazioni e fiere, campagne di informazione sul sistema comunitario delle denominazioni di origine protetta (DOP), delle indicazioni geografiche protette (IGP) e delle specialità tradizionali garantite (STG), nonché sull’agricoltura biologica. Sono anche possibili campagne di informazioni  sul sistema comnitario dei vini di qualità prodotti nelle regioni determinate (v.q.p.r.d.) nonché la ricerca di nuovi sbocchi. L’Ue può finanziare al 100% alcune misure specifiche (informazione sui sistemi di etichettatura e la qualità comunitaria, visite di alto livello, studi). Altre misure saranno solamente cofinanziate (il 50% ad esempio) dall’Ue ed il resto dalle organizzazioni professionali o interprofessionali e dagli Stati interessati. Pertanto, un regolamento della Commissione del 28 dicembre 2000 (Reg. (CE) n°  2879/2000 - Guce L 333/29.12.2000) ha definito le modalità di applicazione delle azioni di promozione e di informazione.  Per il 30 aprile di ogni anno, al più tardi, gli Stati membri devono inviare alla Commissione la lista dei programmi e degli organismi che essi hanno selezionato per la loro attuazione nonché una copia di ogni programma. La Commissione valuta poi ogni programma e decide dell’eleggibilità.

 

c) “Consultazione sul futuro dell’agricoltura biologica”

La Commissione europea ha lanciato in data 6 febbraio 2003 una consultazione via Internet sul futuro dell’agricoltura biologica, sulla base di un documento di lavoro che analizza la possibilità di un piano d’azione europeo per l’alimentazione e l’agricoltura biologica. In particolare, il testo illustra lo sviluppo dell’agricoltura biologica nell’UE, prende in considerazione le strozzature esistenti e definisce una serie di elementi che potrebbero rientrare in un futuro piano d’azione. Se alcune delle idee avanzate si fondano sulla legislazione vigente, altre presuppongono la creazione di nuovi strumenti.

 

Tale documento definisce i seguenti punti fondamentali:

 

Ø sviluppare e rendere accessibili diversi sistemi di vendita dei prodotti biologici;

Ø mirare allo sviluppo dell'agricoltura biologica nelle zone ecologicamente sensibili;

Ø favorire lo scambio di informazioni tecniche tra coltivatori;

Ø consentire che la PAC promuova lo sviluppo dell'agricoltura biologica;

Ø garantire la rintracciabilità e la genuinità dei cibi biologici;

Ø promuovere l'uso del logo UE;

Ø rendere disponibili le informazioni sui requisiti ispettivi addizionali, laddove esistenti;

Ø armonizzare i metodi di analisi e le procedure di controllo, supervisione e accreditamento, nonché operare per una proficua collaborazione tra quanti partecipano al sistema ispettivo, livello comunitario compreso;

Ø adottare procedure standardizzate adeguate che garantiscano allo stesso tempo una equa concorrenza tra i prodotti d'importazione e i prodotti comunitari e la compatibilità tra le importazioni e gli impegni comunitari nei confronti dei paesi in via di sviluppo;

Ø istituire un organo di consultazione indipendente, trasparente e altamente qualificato che si esprima sulla conformità di metodi di produzione, sostanze, ecc., ai principi dell'agricoltura biologica;

Ø raccogliere e diffondere con regolarità i dati statistici ufficiali sulla produzione, il consumo e il commercio (esportazioni e importazioni comunitarie) di prodotti biologici;

Ø finanziare adeguatamente la ricerca sull'agricoltura biologica nel campo della sicurezza e della qualità alimentari; allargare l'indagine allo sviluppo di nuovi prodotti e metodi di trasformazione e alla “ecocompatibilità” dell'agricoltura biologica;

Ø promuovere studi comparativi tra cibi biologici e convenzionali.

 

Basandosi sulle informazioni che verranno raccolte tramite questa consultazione online (http://europa.eu.int/comm/agriculture/consultations/organic/index_it.htm) e sulla successiva discussione con gli Stati membri e le altre parti interessate, la Commissione metterà a punto prima della fine del 2003, un pacchetto di proposte per un futuro piano d’azione. La consultazione è aperta fino al 16 marzo 2003.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca