Agricoltura e pesca

Agricoltura e pesca

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7 aprile 2005
1) Lavori del Consiglio Ue

AGRICOLTURA E PESCA

 

 

1) Lavori del Consiglio Ue

 

a) Livelli di residui di antiparassitari

Il Consiglio ha adottato un regolamento concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei prodotti alimentari e mangimi, inteso ad accrescere il livello di protezione della salute dei consumatori. Le nuove disposizioni armonizzate perseguono il duplice obiettivo di agevolare gli scambi dei prodotti destinati al consumo umano e all'alimentazione animale in seno al mercato interno e con i paesi terzi, e di assicurare un livello uniforme di protezione dei consumatori nell'UE. Il regolamento dispone che i livelli massimi di residui siano sempre fissati a livello comunitario. Esso definisce il ruolo dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (AESA), che sarà incaricata della valutazione dei rischi sulla base di relazioni presentate dagli Stati membri. Il regolamento assicura una rifusione e semplificazione della normativa nel settore degli antiparassitari sostituendo 4 direttive con un solo regolamento e modificando nel contempo la direttiva 91/414/CEE.

 

2) Lavori della Commissione europea

 

a) Interventi a favore del settore agricolo in Sicilia

La Commissione europea ha deciso, il 19 gennaio, di autorizzare, a determinate condizioni, una serie di misure di aiuti di Stato a favore delle aziende agricole della Sicilia. Concretamente gli aiuti consistono nel permettere alle aziende agricole siciliane di rinegoziare i mutui agrari, nella compensazione degli impegni agroambientali che hanno assunto e nel risarcimento delle perdite subite a causa di avverse condizioni meteorologiche. Nel novembre 2001 la Commissione aveva avviato un'indagine in merito ad una legge regionale della Sicilia che prevede interventi urgenti per il settore agricolo. La procedura si conclude oggi con l'adozione di una decisione finale positiva della Commissione, soggetta a determinate condizioni. Gli aiuti intesi a compensare i danni subiti dal settore della serricoltura (fino a 10,3 milioni di euro) e gli aiuti erogati ai consorzi per i premi di assicurazione a copertura di perdite dovute a calamità naturali (nella misura massima di 52 000 euro per consorzio) sono stati dichiarati compatibili con la normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. È stato ritenuto compatibile, a determinate condizioni, un aiuto di circa 13 milioni di euro per impegni agroambientali che rientravano nel programma di sviluppo rurale della Regione Siciliana, quale approvato. In precedenza, la Commissione aveva deciso di non cofinanziare queste misure per il 1999. La decisione negativa era stata adottata in una fase in cui le aziende agricole siciliane avevano già sostenuto spese supplementari connesse agli impegni assunti, spese che l'Italia intendeva compensare attraverso l'erogazione di un aiuto di Stato. La Commissione autorizza tale aiuto a condizione che le autorità italiane comprovino di aver debitamente controllato l'osservanza, da parte degli imprenditori agricoli, degli impegni agroambientali assunti.

 

b) Identificazione elettronica per i bovini (Com-05-9)

La Commissione europea ha presentato, il 25 gennaio, una relazione circa la possibilità di introdurre l'identificazione elettronica per i bovini. Attualmente, i bovini sono identificati conformemente al regolamento (CE) 1760/2000 che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all'etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine. Il sistema comprende i seguenti elementi: "marchio auricolare doppio", "registro delle aziende", "passaporto" e "base di dati informatizzata". In base a tale regolamento, la Commissione europea vorrebbe esaminare la possibilità, sulla base dei lavori svolti dal Centro comune di ricerca, di utilizzare dispositivi elettronici per l'identificazione degli animali. L'obiettivo della relazione è quello di ricapitolare le esperienze acquisite sulla base del progetto IDEA (progetto avviato nel 1998 sull'identificazione elettronica degli animali, con relazione finale nell'aprile del 2002) e di trarre conclusioni circa le condizioni di introduzione di tali dispositivi nell'Ue.

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