AGRICOLTURA E PESCA
AGRICOLTURA E PESCA
AGRICOLTURA
1) Lavori del Consiglio Ue
a) Priorità della Presidenza belga
La Presidenza ha sottoposto al Consiglio le priorità nel settore dell'agricoltura che fanno parte del programma della Presidenza per i Consigli "Agricoltura" e "Pesca" intitolato " I dodici obiettivi di lavoro della Presidenza belga". Sono previsti specificamente per il settore agricolo i seguenti cinque obiettivi di lavoro :
1. Sicurezza alimentare: La Presidenza proseguirà segnatamente nell'istituzione definitiva dell'Autorità europea per gli alimenti. Parimenti, il programma belga Consum svolgerà un ruolo importante per quanto concerne la sua integrazione in quanto modello europeo di un sistema di controllo per tutta la catena agricola e alimentare.
2. Continuità delle organizzazioni comuni di mercato (OCM): In seguito all'eccellente lavoro svolto dalla Presidenza svedese concernente le OCM delle carni bovine, del luppolo e dell'olio d'oliva, la Presidenza belga si propone di assicurare l'introduzione di una OCM delle carni ovine e caprine. Essa attribuisce inoltre grande importanza all'introduzione di una OCM dell'alcol etilico.
3. Salute degli animali: La Presidenza ha programmato per la fine di novembre - inizio dicembre, a Bruxelles, una conferenza internazionale sull'afta epizootica allo scopo di condurre un dibattito obiettivo sulle origini, sugli attuali metodi di lotta e sulle conseguenze di tale malattia.
4. Benessere degli animali: Durante la Presidenza svedese è stata approvata una risoluzione in materia. La Presidenza belga ha l'intenzione di proseguire la riflessione sul miglioramento del benessere degli animali, in particolare durante il trasporto.
5. Nuove tecnologie: La Presidenza organizzerà una riunione informale dei ministri dell'agricoltura il 16-18 settembre. In questa occasione si riuniranno, per la prima volta, i 15 ministri e 5 ricercatori scientifici provenienti dai 5 continenti. Il dibattito sarà dedicato a tre temi : - modi per incentivare la ricerca scientifica; - commercializzazione delle nuove tecnologie nel settore dell'agricoltura; e - modi per assicurare una solida comunicazione con i cittadini.
La Presidenza si pone inoltre le seguenti priorità :
- allargamento dell'Unione europea e, per quanto concerne il capitolo agricolo, questioni veterinarie, fitosanitarie e di sicurezza alimentare per assicurare ai consumatori che i prodotti provenienti dai 12 paesi candidati all'adesione hanno la stessa ineccepibile qualità;
- negoziati dell'OMC : alla Presidenza preme che, in sede di negoziati multilaterali globali, il capitolo agricolo non sia accantonato;
- processo di Cardiff : integrazione della problematica ambientale e sviluppo sostenibile nella politica agricola; e
- conferenza FAO : "Vertice mondiale sull'alimentazione : 5 anni dopo".
2) Lavori della Commissione europea
a) Aiuti al reddito a favore degli allevatori di bovini
La Commissione ha il 25 luglio autorizzato l'Austria, il Belgio, la Francia, la Germania, l'Italia e la Spagna a versare aiuti al reddito per un importo complessivamente pari a circa 418 milioni di € agli allevatori di bovini che hanno sofferto perdite dovute alla crisi della BSE tra il novembre 2000 e il giugno 2001. Di norma il pagamento di aiuti al reddito non è consentito, ma la Commissione riconosce che l'attuale crisi del mercato delle carni bovine riveste carattere eccezionale e giustifica pertanto tali aiuti. La Commissione ha anche autorizzato una serie di altri aiuti di Stato connessi alla stessa crisi in Italia e in Germania, come la ricostituzione degli allevamenti nelle aziende in cui sono stati accertati casi di BSE, aiuti che ammontano a circa 92 milioni di €.
Italia
Il bilancio provvisoriamente previsto è pari a circa 25,5 milioni di €, ma il volume di aiuti al reddito oggi autorizzati dalla Commissione potrebbe salire ad una cifra pari a circa 77 milioni di €. Il regime comprende anche altri aiuti di Stato, come il risarcimento agli agricoltori sulle cui aziende sono stati riscontrati casi di BSE, aiuti alla ricostituzione e la quota nazionale di cofinanziamento del regime di acquisto a fini di distruzione, portando a 150 milioni di € il volume totale degli aiuti, compreso l'aiuto al reddito di 77 milioni di €.
b) Italia, settore avicolo: apertura di un’indagine (25.07.2001)
L'azienda di Stato italiana per gli interventi nel mercato agricolo (AIMA) intende erogare agli avicoltori italiani un indennizzo per le perdite di reddito a seguito dell'«emergenza diossina» verificatasi in Belgio nel 1999. Tale situazione di emergenza avrebbe causato un considerevole calo della produzione e degli scambi commerciali nonché una forte diminuzione del consumo di prodotti avicoli in Italia. L'importo dell'aiuto - 20 miliardi di ITL, ossia 10.329.138 € - corrisponde alla differenza tra i prezzi medi nei paesi non coinvolti dall'emergenza e i prezzi italiani durante il periodo giugno-luglio 1999 (periodo considerato ai fini dell'indennizzo). La Commissione ritiene che la perturbazione di un mercato dovuta alle preoccupazioni dei consumatori per l'eventuale presenza di diossina non costituisca di per se stessa un evento eccezionale. Di conseguenza, se l'Italia non dimostra il carattere eccezionale di tale perturbazione, l'aiuto non potrà essere autorizzato. Un aiuto al reddito di questo genere può essere autorizzato dalla Commissione soltanto se è volto ad indennizzare danni causati da un evento eccezionale. La nozione di evento eccezionale non è definita nel trattato. La Commissione applica quindi tale disposizione caso per caso. Per gli aiuti approvati in passato su tale base, si era dimostrato che la perdita di quote di mercato e il calo dei consumi erano stati provocati non soltanto dai timori della popolazione, ma anche da fattori eccezionali che avevano ostacolato il normale commercio dei prodotti. Inoltre, i paesi interessati erano stati direttamente colpiti dall'evento e si era potuto individuare un rapporto diretto tra l'evento eccezionale e le perdite subite dalle imprese. Nel caso presente, invece, l'entità dell'impatto mediatico dell'emergenza diossina in Italia nonché la sensibilità della popolazione sulle questioni di sicurezza alimentare non sembrano sufficienti, al momento, a dimostrare la sussistenza del carattere di eccezionalità dell'evento in questione.
c) Aiuto di Stato italiano (Sardegna): differenze tra i prezzi dei carburanti
La Commissione ha avviato, il 25 luglio, il procedimento d'indagine formale nei confronti di un aiuto di Stato italiano (Sardegna) destinato a compensare gli agricoltori per il prezzo del gasolio superiore a quello del gas metano. La misura è prevista da una legge globale per la Sardegna, chiamata Testo Unico, che disciplina la concessione di un gran numero di aiuti a favore del settore agricolo. La Commissione non ha obiezioni nei confronti delle altre parti del Testo Unico. Secondo le autorità della Sardegna, all'isola manca una rete di fornitura di gas metano. Gli agricoltori sono quindi costretti a utilizzare il gasolio, il cui prezzo è molto più alto. L'aiuto mira a compensare questa carenza strutturale, ricostituendo così quelle che le autorità sarde considerano le normali condizioni di concorrenza. La Commissione ritiene attualmente che un aiuto di Stato destinato a ridurre esclusivamente e artificialmente i costi di produzione degli agricoltori costituisca un aiuto al funzionamento. Tali aiuti di solito non comportano miglioramenti durevoli del settore: non appena vengono interrotti, i problemi ricompaiono. Difficoltà di questo tipo dovrebbero essere risolte con altri mezzi: ad esempio, le norme della Commissione sugli aiuti di Stato per la protezione dell'ambiente prevedono la possibilità di concedere aiuti per l'uso di fonti locali di energie rinnovabili. L'aiuto proposto, comunque, non fornirebbe incentivi per passare dallo sfruttamento di carburanti di origine fossile a quello di fonti di energie rinnovabili; sembrerebbe anzi scoraggiare tali cambiamenti strutturali. Non può essere versato alcun aiuto finché la Commissione non abbia concluso il suo esame. Altrimenti, se la Commissione giungesse alla conclusione che la misura in questione non può essere autorizzata, qualsiasi aiuto già ricevuto dovrebbe essere restituito con gli interessi. La Commissione pubblicherà un sunto della decisione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. L'Italia ed eventuali parti interessate disporranno di un mese per presentare le loro osservazioni. Le osservazioni dei terzi saranno trasmesse all'Italia, che disporrà di un mese per rispondere. La Commissione si impegnerà, per quanto possibile, ad adottare una decisione entro un periodo di 18 mesi a decorrere dall'apertura del procedimento. Gli Stati membri possono ricorrere presso il Tribunale di primo grado di Lussemburgo contro qualsiasi decisione definitiva sugli aiuti di Stato adottata dalla Commissione.
d) 800 milioni di euro in due anni per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti
e) Aiuti agricoli di pre-adesione
Il 3 luglio, la Commissione europea ha presentato il suo primo rapporto annuale sul programma d’aiuto destinato a permettere agli agricoltori di adattarsi alle sfide dell’adesione all’Ue (SAPARD). In tale documento, la Commissione europea riconosce che « i paesi candidati hanno compiuto grandi progressi nel 2000 per quanto riguarda l’istituzione di sistemi capaci di garantire la buona gestione degli strumenti SAPARD ». Un lavoro enorme è stato compiuto nel 2000, in particolare di natura legislativa, avendo implicato una stretta collaborazione tra i servizi della Commissione e i dieci paesi candidati. Ponendo l’accento sul carattere del tutto eccezionale di tale esercizio di programmazione e di messa a punto di piani di sviluppo rurale per la maggior parte di tali paesi, il rapporto sottolinea che i dieci paesi candidati hanno definito un quadro per i loro programmi di sviluppo rurale rispettivi e che codesti sono stati approvati dalla Commissione nell’autunno 2000. Il rapporto insiste sulla sfida importate che rappresenta l’instaurazione delle istituzioni appropriate, in particolare dell’organismo SPARD, create spesso partendo da zero. Ricordiamo che SAPARD contribuisce a preparare i dieci paesi PECO alla loro partecipazione alla PAC e li aiuta a conformarsi a «L’acquis commaunautaire».
f) Aiuti agricoli non utilizzati
La Commissione europea ha deciso di recuperare 142,9 milioni di euro che corrispondono a degli aiuti agricoli comunitari inutilizzati dagli Stati membri. Tali ammontari saranno richiesti agli Stati membri a titolo di procedure di controllo insufficienti o di non rispetto delle regole comunitarie relative alle spese agricole. Gli Stati membri sono responsabili della liquidazione e del controllo di quasi tutte le spese provenienti dalla PAC. La procedura di audit è uno strumento essenziale per il controllo delle spese agricole nell’UE. Essa permette di ricuperare le somme pagate dagli Stati membri senza garanzie sufficienti quanto alla legittimità dei pagamenti o quanto all’affidabilità dei controlli.
g) Azioni di informazione sulla PAC
La Commissione ha adottato il Regolamento 1557/2001 (Guce L205-31.07.2001) che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento 814/2000 del Consiglio relativo alle azioni di informazione riguardanti la politica agricola comune, sotto forma di programmi d’attività e di azioni specifiche. La Commissione pubblicherà pertanto ogni anno un invito a presentare proposte per i tipi d’azione da finanziare. In effetti, il 1° agosto, sulla Guce C215, l’invito è stato presentato con le seguenti priorità per il 2002:
- seguire l’applicazione delle riforme decise nel quadro dell’agenda 2000 ed informare sugli sviluppi a medio e lungo termine della PAC, incluse le azioni relative al riesame a medio termine,
- informare sugli aspetti agricoli dell’ampliamento, nella Comunità europea come nei paesi candidati all’adesione,
- sensibilizzare il mondo agricolo e l’opinione pubblica sulle sfide che costituiscono i negoziati commerciali multilaterali ed informare l’opinione pubblica dei nostri principali partner commerciali sulla realtà della PAC.
Termine ultimo per la presentazione delle proposte: 31 ottobre 2001.
3) Varie
a) OMC e Agricultura
Nell’ambito di una sessione straordinaria del Comitato dell’OMC sull’agricoltura, tenutasi a Ginevra la settimana del 24 luglio, l’Ue si è dimostrata determinata a fare progredire i negoziati dell’OMC sull’agricoltura sottoponendo due contributi supplementari su argomenti attualmente in discussione, cioè i crediti all’esportazione e la sicurezza alimentare. Nell’ambito dei crediti all’esportazione, l’Ue ha ricordato la sua volontà di negoziare nuove riduzioni sulle sovvenzioni all’esportazione, ma solo alla condizione che tutti i tipi di misure relative alla concorrenza all’esportazione siano trattati a parità. Il documento che è stato presentato dall’Ue all’Omc, descrive la maniera in cui le misure relative ai crediti all’esportazione potrebbero essere effettivamente incorporati in un nuovo Accordo sull’agricoltura. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, L’Ue fa valere, se non ci puo’ essere un compromesso in materia di sicurezza alimentare per i consumatori, occorre chiarire il principio di precauzione al fine di assicurare la sua applicazione corretta, di evitare un protezionismo mascherato e di ridurre al minimo il rischio di conflitti nell’ambito dell’Omc.