Agriturismo, Confcommercio E-R: "no al nuovo progetto di legge"

Agriturismo, Confcommercio E-R: "no al nuovo progetto di legge"

"Un testo che rischia di alterare gli equilibri del comparto ricettivo e della ristorazione regionali". Il presidente Margini: "chiediamo solo parità di condizioni e rispetto delle regole per chi opera sul mercato".

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17 ottobre 2008
APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE

Confcommercio Emilia Romagna: no al nuovo progetto legge su agriturismo 

 

Critica la posizione di Confcommercio Emilia Romagna rispetto al nuovo progetto di legge in materia di agriturismo, approvato in Giunta la scorsa estate e in questi giorni al vaglio delle Commissioni assembleari. Un testo che, così strutturato, rischia di alterare gli equilibri del comparto ricettivo e della ristorazione regionali. Questi i temi al centro della conferenza stampa tenutasi a Bologna, organizzata da Confcommercio regionale insieme a Confesercenti. “Non abbiamo nulla contro l’Agriturismo in sé – chiarisce Ugo Margini, presidente di Confcommercio Emilia Romagna – chiediamo soltanto parità di condizioni e rispetto delle regole per chi opera sul mercato: nell’agriturismo le attività di ristorazione e di accoglienza devono rimanere in ogni caso complementari a quella agricola. In caso contrario, l’agriturismo si deve trasformare in una impresa commerciale. “Considerato il peso delle nostre imprese nel comparto turistico regionale – commenta il Direttore regionale di Confcommercio Emilia Romagna Davide Urban – crediamo che sul nuovo progetto di legge occorra da parte della Regione un coinvolgimento adeguato al ruolo della nostra Organizzazione. E’ opportuno che il progetto di legge segua un iter legislativo appropriato alla rilevanza del tema trattato, senza il ricorso a provvedimenti di urgenza, e che le nostre federazioni siano fin d’ora coinvolte nella stesura e nelle definizione delle future delibere attuative della legge”. Sono cinque i punti della nuova legge che presentano le maggiori criticità da un punto di vista operativo, e che sono stati portati all’attenzione delle Commissioni Assembleari nel corso dell’udienza conoscitiva sul progetto di legge: il vincolo della connessione e la complementarietà tra attività agricola e agrituristica, che nel progetto di legge attuale è solo parzialmente esplicitato; il rischio di un aumento indiscriminato dei volumi dell’ospitalità e somministrazione di pasti e bevande, reso possibile dalle tante deroghe previste nella legge, che si chiede vengano abrogate; la garanzia della provenienza dei prodotti esclusivamente dall’azienda agricola e dal territorio regionale, per tutelare e garantire la tipicità e la qualità dei prodotti; la necessità di chiarimento sul tema degli immobili agrituristici che rischia di portare a pericolose speculazioni immobiliari; infine gli aspetti relativi alla vigilanza e ai controlli.

 

 

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