Al via i saldi estivi

Al via i saldi estivi

Ha preso il via il tradizionale "rito" dei saldi di fine stagione. Ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro.

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27 giugno 2011
Ogni famiglia – secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio – spenderà, in media, per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro (circa il 12% del fatturato totale

Prende il via il tradizionale “rito” dei saldi di fine stagione. Ogni famiglia – secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio – spenderà, in media, per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro (circa il 12% del fatturato totale annuo del settore abbigliamento e calzature). “I saldi di fine stagione - dichiara Renato Borghi, Vicepresidente di Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Italia, l’associazione nazionale di categoria aderente a Confcommercio - rappresentano sempre un momento di forte impatto nell’immaginario delle famiglie che hanno sempre vissuto l’evento e continueranno a viverlo  come un momento quasi “magico”. Una sorta di rito collettivo che detta modi, tempi e abitudini all’interno delle città: un po’ come succede per le sfilate, le città temporaneamente mutano. L’importante novità di quest’anno è la fissazione della data unica per i saldi estivi del 2 luglio, cioè il primo sabato del mese per tutto il territorio nazionale. Una conquista di Federazione Moda Italia che ha ottenuto dalla Conferenza delle Regioni un indirizzo unitario per rendere appunto omogenea su tutto il territorio nazionale la data di inizio. Certo la situazione dei consumi in generale, ma in particolare per l’abbigliamento, permane difficile. Non ci attendiamo, quindi, una stagione di saldi particolarmente effervescente, ma ci aspettiamo una sostanziale tenuta rispetto ai ricavi dello scorso anno. Le stime pessimistiche diffuse in questi giorni dai soliti profeti di sventura ci paiono francamente inattendibili”.

 

STIMA SALDI ESTATE 2011

 

Valore dei saldi estivi

4,1 (miliardi)

Incidenza (%) dei saldi estivi sulle vendite totali dell'anno

11,9

Numero delle famiglie italiane

25,1 (milioni)

Numero delle famiglie che acquistano prodotti  a saldo

15,1 (milioni)

Acquisto medio di prodotti a saldo per famiglia

274 (euro)

Numero medio componenti di una famiglia

2,4

Acquisto medio di prodotti a saldo per persona

114 (euro)

Elaborazione Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

 

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federmoditalia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

 

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