Al via il meccanismo di salvataggio europeo

Al via il meccanismo di salvataggio europeo

Oggi in Lussemburgo l'Eurogruppo apre ufficialmente il paracadute del fondo salva stati Esm contro la crisi del debito, che sarà in condizioni di prestare 200 miliardi entro fine ottobre. Occhi puntati su Grecia e Spagna.

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8 ottobre 2012

Mentre i riflettori dei mercati sono puntati sui due malati d'Europa, Spagna e Grecia, oggi a Lussemburgo, prima dell'Eurogruppo, i ministri delle Finanze dei 17 procederanno al versamento di 32 miliardi di euro di capitale del fondo salva stati Esm, aprendo così il paracadute della zona dell'euro contro la crisi del debito sovrano. Il fondo sarà in condizioni di prestare 200 miliardi entro fine ottobre su una capacità totale di 500 miliardi. L'avvio dell'Esm e il forte calo delle dinamiche degli spread sui mercati dei bond hanno contribuito ad alleviare le tensioni, e le Borse del Vecchio Continente ne hanno beneficiato conseguendo, negli ultimi cinque giorni, il rialzo settimanale più forte in un mese. Ma ''la calma attuale'' dei mercati finanziari ''è ingannevole'' ad avviso del componente del board esecutivo della Banca centrale europea Jorge Asmussen, secondo cui i Paesi della zona euro devono procedere con le riforme. Se da un lato la Spagna non ha ancora chiesto alcun salvataggio - anche se potrebbe essere costretta a farlo visto il ritmo dello spread tra i titoli decennali iberici e gli equivalenti tedeschi che viaggia ampiamente sopra i 400 punti base con il rendimento dei Bonos vicino al 6%, che l'economia continua a contrarsi e che la disoccupazione è a livelli record (tasso al 25%) - dall'altro la Grecia è sull'orlo del precipizio avendo a disposizione denari ''solo per arrivare alla fine di novembre'' ha detto il premier ellenico, Antonis Samaras. Ma la Bce non può aiutarla allungando le scadenze delle proprie partecipazioni nei bond statali o abbassando l'interesse sul debito perché - ha spiegato Asmussen - sarebbero considerati aiuti di Stato. Al centro dell'Eurogruppo di oggi, che sarà seguito dall'Ecofin a 27 domani, ci sarano proprio Atene e Madrid: i 17 ministri dell'Economia e delle Finanze dell'area euro faranno il punto sulla Grecia, che è ancora in attesa della nuova tranche di aiuti di 31,2 miliardi di euro, e sulla Spagna, il cui salvataggio totale non è più dato come imminente.

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