Ali: "Confermiamo la valutazione positiva per 18App"

Ali: "Confermiamo la valutazione positiva per 18App"

Audizione davanti alla VII Commissione cultura del Senato. "Riteniamo utile il mantenimento di 18App secondo i principi che l'hanno ispirata". "L'abbandono di 18App, o anche solo il fatto di legarla all'Isee, è un chiaro messaggio al Paese e ai diciottenni che la cultura e la formazione rispondono a scelte private".

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3 ottobre 2018

L'associazione dei librai italiani ha tenuto un'audizione davanti alla Commmissione cultura del Senato su 18App. "Le analisi statistiche sugli indici di lettura degli italiani - ha osservato Ali - evidenziano un problema strutturale e cronico che negli ultimi anni si è aggravato per la fascia d'età 12-20, quella che a giudizio degli analisti risulta essere più colpita dagli effetti della massiccia diffusione degli strumenti digitali". "Il dato di per sé non sarebbe preoccupante se studi e analisi non avessero già ampiamente dimostrato che il consumo di libri, e in generale di beni culturali, garantisce una maggiore capacità di comprensione di fenomeni complessi favorendo l'apprendimento e la ricerca di soluzioni percorribili e il contrasto all'analfabetismo funzionale che colpisce oggi un diplomato su 5 e 11mln di cittadini (fonte Ocse Psa)". "L'uso di 18App - si legge nella nota di Ali - vuole offrire degli strumenti concreti di sostegno alla formazione e all'autoformazione dei 18enni; nel corso del biennio di applicazione della misura i risultati concreti sono estremamente lusinghieri e per la realtà che rappresentiamo hanno contribuito a rilanciare quella parte di produzione editoriale, editoria principalmente di ricerca e studio, che negli ultimi anni aveva fortemente sofferto per il ricorso alle fotocopie illegali, fenomeno più volte denunciato agli organi di controllo e che toglie risorse al mondo del libro e che ha scoraggiato investimenti nel nostro settore anche di importanti gruppi editoriali stranieri". "Ricordiamo che l'attuale legislazione consente la fotocopiatura fino al 15% di un'opera e che, come risultato da alcune attività di indagine, il mondo delle fotocopie illegali risulta essere per buona parte controllato dal mondo della malavita e del racket. Ma oltre al valore economico che 18App ha riportato in libreria, vorremmo evidenziare la ricaduta culturale che ha prodotto dato che i 18enni, i quali in base a ricerche e studi in ambito commerciale sono i più sensibili ai mutamenti di acquisto ai quali stiamo assistendo che li porta ad abbandonare il canale fisico e ad utilizzare in modo massiccio l'online, hanno, come riportato dai dati del ministero, utilizzato per il 46% il canale fisico scoprendo o riscoprendo realtà imprenditoriali radicate e presenti nei nostri centri storici e quartieri e soprattutto scoprendo, con l'accesso in libreria, che vi è anche una diversa modalità di acquisto data dalla possibilità di verificare direttamente la qualità e i contenuti del libro che si intende acquistare, e anche dal fatto che nelle librerie, grazie alla profondità degli assortimenti presenti e alla presenza di personale professionalmente qualificato, vi è la possibilità di trovare proprio quel libro che non si sapeva di cercare". "Per questo motivo noi di Ali Confcommercio riteniamo utile il mantenimento di 18App secondo i principi che l'hanno ispirata, intervenendo eventualmente sulla semplificazione di accesso allo strumento che in alcuni casi ha rappresentato un sicuro motivo di ostacolo. L'abbandono di 18App, o anche solo il fatto di legarla all'Isee, è un chiaro messaggio al Paese e ai 18nni che la cultura e la formazione rispondono a scelte private e che come tali lo Stato non può intervenire se non ove vi siano difficoltà di ordine economico, mentre per noi cultura e formazione devono essere  i drivers per la crescita del Paese sui quali si deve avere il coraggio di investire maggiormente; fare di 18App una misura di sostegno al reddito inoltre ci sembra non rispondere agli obiettivi di una politica culturale, bensì a quelli di una politica assistenziale, che sinceramente riteniamo debba essere affrontata da altri dicasteri. Peraltro, sull'urgenza che il Paese torni ad investire risorse per sostenere la formazione e i consumi culturali, Ali Confcommercio da tempo propone la detrazione fiscale per gli acquisti di libri, una misura i cui benefici attesi sarebbero principalmente di rimettere al centro dell'agenda politico-sociale l'idea che i libri e la lettura sono gli strumenti ai quali dobbiamo far ricorso per garantire a noi e ai nostri figli quel benessere che negli ultimi anni abbiamo smarrito, perché non abbiamo saputo leggere in anticipo le conseguenze dei cambiamenti in atto e ci siamo lasciati travolgere dalla ricerca di soluzioni che non avevano il respiro di un'idea di paese e di nazione. In base a quanto esposto, confermato altresì dai dati che giungono dalle librerie del territorio, Ali Confcommercio rileva come il progetto 18App abbia contribuito a riavvicinare i ragazzi alle librerie, consentendo loro di rafforzare l'interesse verso il mondo del libro e della lettura. Si tratta di un dato rilevante se si pensa che l'Italia è tristemente uno dei fanalini di coda per percentuali di lettori nella UE (meno della metà degli italiani dichiara di leggere un libro all'anno) e che circa 13 milioni di italiani – soprattutto nel Sud Italia e nelle Isole - non hanno una libreria a disposizione nel proprio territorio di residenza. I 18-19enni rappresentano pertanto un segmento di cittadini sui quali riteniamo che lo Stato debba e possa investire risorse – l'Ali Confcommercio da anni è impegnata ai tavoli istituzionali sul fronte della promozione del libro e della lettura – e 18App dimostra che lo stimolo alla lettura risponde positivamente laddove vi siano forme di incentivazione efficaci e modalità di fruizione agevolate. Fra l'altro, poiché le statistiche mostrano un'ottima propensione alla lettura nelle fasce d'età scolare e pre-adolescenziale che però tende a diminuire col crescere dell'età, investire sui giovani diventa fondamentale per frenare il progressivo "analfabetismo funzionale e di ritorno" che si è insinuato pericolosamente nel nostro Paese. Ali Confcommercio, che ha già espresso, e conferma, il proprio apprezzamento per 18App, è totalmente disponibile a collaborare con il Parlamento e il Governo per condividere idee e proposte a sostegno e sviluppo dell'iniziativa; auspichiamo che il progetto possa non solo essere confermato ma ulteriormente potenziato nella fruizione del prodotto libro, attivando modalità di verifica che prevengano in maniera efficace dispersioni e/o utilizzi inidonei del bonus. Riteniamo infatti che prevedere delle forme di controllo su come 18app venga utilizzata sia quanto mai utile per prevenirne un uso improprio a tutela di quella maggioranza di utilizzatori e di imprenditori che ne rispettano lo spirito e la sostanza.

Alcuni "numeri" 

Dal novembre 2016 allo stesso mese del 2017, tramite 18app circa 600 mila ragazzi nati nel 1998 e nel 1999 hanno speso oltre 163milioni di euro per acquistare libri, musica e biglietti per l'ingresso a concerti, cinema, teatro, eventi culturali e musei. Gli acquisti sono avvenuti nel 54% dei casi sulle piattaforme online e per il 46% direttamente nei circa 4.000 esercizi commerciali accreditati, di cui circa 1.350 sono librerie e cartolibrerie. E' importante notare che il riparto della spesa nelle diverse categorie di consumo, annovera la lettura quale prodotto culturale più apprezzato dai giovani: oltre l'80% del valore della spesa complessiva nei due anni del bonus cultura ha riguardato i libri (98% libri cartacei; 2% ebook). Seguono concerti e musica, che insieme raccolgono oltre il 10% della spesa, e cinema con oltre il 7% del valore degli acquisti. (dati Mibact)

Si evidenzia che I ragazzi residenti in Italia nel 2017 nella fascia d'età 15-19 sono 2.890.000 circa

(Elaborazione dati Istat di Comuni-Italiani.it)

Nel periodo 2013-2017, la lettura da 1 a 3 libri l'anno fra i giovani nella fascia d'età 18-19 anni, si assesta sul 47%.

Nel medesimo periodo e fascia d'età, la lettura di 12 e più libri l'anno è dell'11,24% circa con diminuzioni di un paio di punti nel 2014 e di un punto nel 2016.

Circa il 90% dei 18-19enni usa regolarmente internet

(Fonte Istat)

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