Angem-Fipe: tavolo permanente su ritardati pagamenti nella P.A.

Angem-Fipe: tavolo permanente su ritardati pagamenti nella P.A.

Le imprese di servizi riunite in 13 Organizzazioni di rappresentanza che aderiscono a Confcommercio, Agci, Confapi, Confcooperative, Confindustria e Legacoop chiedono al Governo di intervenire sui ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione.

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24 ottobre 2007
Nota per la Stampa

Angem-Fipe: tavolo permamente su ritardati pagamenti nella P.A

 

Prosegue l’attività delle oltre 18.000 imprese di servizi che â€" riunite in 13 Organizzazioni di rappresentanza che aderiscono ad Agci, Confapi, Confcommercio, Confcooperative, Confindustria e Legacoop chiedono al Governo di risolvere il problema dei “ritardati pagamentiâ€� da parte della Pubblica Amministrazione. La prima decisione riguarda il carattere del Tavolo che, anche a causa del perdurante silenzio da parte del Ministero dell’Economia e degli altri organi competenti, è stato trasformato in permanente, ed ha preso la denominazione di “Tavolo Interassociativo Imprese dei Serviziâ€�. Inoltre, dopo il successo della Giornata di Protesta nazionale ed unitaria “Rimetti a noi i nostri crediti!â€�, tenutasi lo scorso 27 giugno, i presidenti delle sigle aderenti all’iniziativa hanno deciso di rivolgersi nuovamente al Governo, con una lettera inviata congiuntamente al presidente del Consiglio Prodi e al ministro dell’Economia Padoa Schioppa e per conoscenza ad altri Ministri interessati. In essa, si reiterano le già note richieste di rimediare alla situazione di ritardo dei pagamenti che ormai superano abbondantemente i due anni e che hanno superato gli 839 giorni, come punta record di fine giugno. Un problema che - soprattutto per le imprese dei servizi che operano nella sanità pubblica - ha raggiunto dimensioni abnormi, con i crediti che hanno superato i fatturati aziendali. Da tempo, le 13 Organizzazioni di rappresentanza stanno conducendo la loro azione di sensibilizzazione nelle opportune sedi parlamentari, con l’auspicio che la Legge Finanziaria possa recepirne le istanze fin dalla prima lettura al Senato della Repubblica.

 

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