Angem: "Mense schiacciate da dl liberalizzazioni"
Angem: "Mense schiacciate da dl liberalizzazioni"
L'obbligo del pagamento a 30 giorni per i fornitori di prodotti agroalimentari, pena multe salatissime è l'ennesima beffa per un settore, quello delle mense, già in ginocchio per i mancati incassi da parte della pubblica amministrazione. Così ci ritroviamo a dover subire i ritardi fino a due anni dei pagamenti da parte soprattutto degli ospedali e veniamo multati fino a mezzo milione di euro se paghiamo uno scarico di patate dopo 31 giorni dalla consegna». Questo il commento di Ilario Perotto, presidente Angem, l'associazione delle imprese di ristorazione collettiva,
in vista della prossima entrata in vigore, prevista per il 24 ottobre, dell'articolo 62 del decreto liberalizzazioni dove all'articolo 62 vengono stabiliti i termini massimi per i pagamenti ai fornitori, il cui mancato rispetto comporta sanzioni da 500 a 500mila euro. "Non capisco perché - continua Perotto - una norma studiata per riequilibrare il rapporto tra grandi centrali di acquisto e produzione di alimenti e bevande anche di multinazionali debba ricadere sulle spalle di altre attività produttive che si occupano di settori vitali come l'alimentazione dei malati o dei bambini e degli studenti". Angem ha incaricato un collegio di legali di studiare la costituzionalità della norma.