Anseb: "aumentare il valore esentasse dei buoni pasto"

Anseb: "aumentare il valore esentasse dei buoni pasto"

Il presidente Tumino: "speriamo che il nuovo Governo sappia comprendere che piccoli provvedimenti come questo portano a grandi risultati".

DateFormat

10 gennaio 2012

"Finalmente qualcuno ci dà ascolto. A sostenere che i buoni pasto siano una misura di welfare da potenziare è addirittura un docente dell'Università Cattolica". A parlare è Franco Tumino, presidente Anseb, l'associazione nazionale emettitori buoni pasto aderente a Fipe-Confcommercio, commentando la riflessione sulle pagine di uno fra i più autorevoli quotidiani del professor Alberto Brambilla, ex sottosegretario al Welfare, circa i punti cardine per cui vale la pena innalzare il valore esentasse del buono pasto fermo dal 1996. "Il tagliando sostitutivo del servizio mensa - ricorda Tumino - è esentasse fino 5,29 euro per il lavoratore che lo riceve per ogni giornata di presenza e lo destina ai consumi alimentari; è decontribuito fino allo stesso importo per il datore di lavoro che lo fornisce; consente di aumentare il volume di affari per gli esercizi pubblici convenzionati; è uno degli strumenti di contrasto all'evasione fiscale per la sua totale tracciabilità. Non capiamo come mai la nostra richiesta, soprattutto in questo momento di forte crisi, continui a rimanere inascoltata. Speriamo che il nuovo Governo sappia comprendere che piccoli provvedimenti come questo portano a grandi risultati".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca