L'APE sociale è un'indennità statale erogata dall'INPS ai lavoratori in stato di difficoltà che chiedono di anticipare la pensione al compimento dei 63 anni più cinque mesi. L'ultima finanziaria ha confermato la misura anche per il 2025. L'indennità spetta ai lavoratori iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata.
Di seguito una guida esaustiva con i requisiti necessari per ottenerlo, le modalità per richiederlo e le ultimissime news sull'Anticipo pensionistico.
Chi ha diritto all'Anticipo pensionistico
L'APE sociale viene corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia. È riservata ai dipendenti pubblici e privati, ai lavoratori autonomi e a quelli iscritti alla gestione separata (escluse le casse professionali) che versano in uno dei seguenti stati di difficoltà:
- disoccupazione;
- con disabilità oltre il 74%;
- soggetti conviventi con familiare disabile;
- lavoratori con almeno 36 anni di anzianità contributiva di cui almeno sette degli ultimi dieci anni impegnati in professioni gravose.
Per le cosiddette professioni gravose sono intese le seguenti:
- professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
- tecnici della salute;
- addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
- professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
- operatori della cura estetica;
- professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
- artigiani, operai specializzati e agricoltori;
- conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
- operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
- conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
- conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
- operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
- conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
- conduttori di mulini e impastatrici;
- conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
- operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
- operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
- conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
- personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
- personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
- portantini e professioni assimilate;
- professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
- professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.
Requisiti
Per ricevere l'APE sociale è necessario essere in possesso di alcuni requisiti. Al momento della domanda i soggetti interessati dovranno:
- avere almeno 63 anni;
- avere almeno 30 anni di anzianità contributiva;
- avere almeno 36 anni di anzianità contributiva per i lavoratori che svolgono attività gravose;
- non essere titolari di titolari di alcuna pensione diretta;
- aver cessato l'attività lavorativa.
L'accesso al beneficio è inoltre vincolato alla cessazione di qualsiasi attività lavorativa, sia dipendente che autonoma o parasubordinata, svolta in Italia o all'estero. Per le donne con figli disoccupate o occupate in una delle professioni elencate sopra, i requisiti contributivi richiesti sono ridotte di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.
È incompatibile con l'indennità di disoccupazione involontaria NASPI, DIS COLL, ISCRO e con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale.
È invece compatibile con lo svolgimento dell'attività lavorativa dipendente o parasubordinata solo nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8mila euro lordi annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro lordi annui.
Incumulabilità con i redditi di lavoro
L'INPS ha fornito le istruzioni e alcuni chiarimenti in merito alle novità introdotte dalla Legge di bilancio 2024. Secondo le nuove regole, i titolari di APE sociale certificata perdono il beneficio se:
- svolgono attività di lavoro dipendente o autonomo;
- esercitano lavoro autonomo occasionale (art. 2222 c.c.) con redditi superiori a 5.000 euro lordi annui.
La decadenza si applica per attività lavorative svolte dalla decorrenza del beneficio fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni, valida fino al 31 dicembre 2026). Per il limite di 5.000 euro per lavoro autonomo occasionale, si considera il reddito annuo complessivo, inclusi i mesi precedenti e successivi alla decorrenza del beneficio.
I beneficiari devono comunicare all’INPS, entro 5 giorni, l’avvio di attività lavorativa dipendente o autonoma o il superamento del limite di reddito per il lavoro autonomo occasionale.
Per chi ha ottenuto la certificazione negli anni precedenti, resta il regime di incumulabilità che consente di cumulare l’indennità con redditi da lavoro dipendente o parasubordinato fino a 8.000 euro annui, e da lavoro autonomo fino a 4.800 euro annui.
Come funziona l'APE sociale
L'indennità decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio, a condizione che siano soddisfatti tutti i requisiti di legge e che l'attività lavorativa sia cessata. Viene poi erogata ogni mese per 12 mensilità all'anno, fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia o fino al conseguimento di una pensione anticipata.
Per valutare se le risorse finanziarie stanziate siano sufficienti a coprire il beneficio per tutti gli aventi diritto, si procede ad un monitoraggio, il quale viene effettuato considerando la prossimità al requisito anagrafico di vecchiaia e, a parità di condizioni, la data di presentazione della domanda.
Se si è iscritti a un'unica gestione, l'indennità corrisponde all'importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questa cifra). L'importo dell'indennità non viene rivalutato né integrato al trattamento minimo.
Nel caso di soggetto con contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo presso più gestioni, interessate dall’APE Sociale, la rata mensile di pensione viene calcolata pro quota per ciascuna gestione, in base ai rispettivi periodi di iscrizione e alle retribuzioni di riferimento.
Durante il periodo di ricezione dell’indennità, non si accumula contribuzione figurativa. L'APE Sociale termina in caso di decesso del titolare e non è trasferibile ai superstiti. Inoltre, ai beneficiari non spettano gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF).
Termini di verifica e decorrenza
I soggetti interessati all’APE sociale potranno presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso entro i termini di scadenza del 31 marzo, 15 luglio e, comunque, non oltre il 30 novembre 2025. Le domande presentate oltre i termini di scadenza saranno prese in considerazione solo in caso di fondi residuali.
L'indennità decorrerà dal primo giorno del mese successivo alla domanda di trattamento, previa cessazione dell’attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato, svolta in Italia o all’estero. Inoltre, la decorrenza del trattamento non potrà essere, comunque, anteriore al 1° febbraio 2024. Infine, si precisa che i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio siano già in possesso di tutti i requisiti e delle condizioni previste, devono presentare contestualmente anche la domanda dell’APE sociale.
L’INPS, con il messaggio n. 598/2025, ha comunicato l’allineamento dei termini di presentazione delle domande per l'APE sociale con quelle per i lavoratori precoci.
Sono stati rivisti anche i termini entro cui l’INPS deve comunicare l’esito delle domande:
- entro il 30 giugno per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo del medesimo anno;
- entro il 15 ottobre per le domande presentate entro il 15 luglio;
- entro il 31 dicembre per quelle inoltrate oltre il 15 luglio (ma entro il 30 novembre del medesimo anno).
Come fare domanda
I soggetti in possesso di tutti i requisiti richiesti possono inviare le domande per accedere al beneficio nella sezione dedicata del sito dell'INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. È possibile anche far inoltrare le istanze dai patronati. Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.
News e aggiornamenti
Il 20 febbraio 2024, con la Circolare n. 35/2024, l’INPS ha fornito le istruzioni e alcuni chiarimenti in merito alle novità introdotte dalla Legge di bilancio 2024 riguardanti l’APE sociale, un'indennità di anticipo pensionistico a carico dello Stato ed erogata dall'Istituto ai soggetti in stato di difficoltà che chiedono di andare in pensione al compimento dei 63 anni e 5 mesi e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all'estero. L’Istituto ha illustrato la proroga dell’Anticipo pensionistico per il 2024, l’innalzamento del requisito anagrafico per l’accesso e l’incumulabilità con i redditi di lavoro e ha chiarito che restano invariati i requisiti contributivi e le altre condizioni per l’accesso al beneficio.
La nuova manovra per il 2025 da 30 miliardi di euro lordi ha confermato tutte le misure di flessibilità a livello pensionistico. Tra queste anche la proroga al 2025 dell'APE sociale.