L'Associazione ha inviato una lettera al presidente della Regione Puglia per segnalare i danni provocati dalla vicenda Ilva e per chiedere sostegno per un'operazione di rilancio.

Confcommercio Taranto ha inviato una lettera al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per segnalare i danni provocati dalla vicenda Ilva al settore del turismo e per chiedere sostegno per un' operazione di rilancio. Taranto, secondo Confcommercio, è ormai considerata ''la 'terra della diossina e del cancro" dalla quale è meglio tenersi alla larga. "L'immagine del territorio delineata in mesi e mesi di prime pagine su stampa e tv nazionali - si legge nella missiva - sta impoverendo la nostra economia e sta svuotando di valore le nostre produzioni agricole, il nostro mare, i nostri centri storici, le nostre bellezze, le nostre attivita' imprenditoriali, i nostri sacrifici, forse più di quanto non abbia fatto l'inquinamento stesso della grande industria''. L'associazione dei commercianti fa presente che né da parte dal Governo, né aella Regione è stata portata avanti ''una
iniziativa mirata a mitigare la tragedia che si sta consumando silenziosamente sul nostro territorio e sulla pelle degli imprenditori e dei lavoratori delle attività del commercio e del turismo''. "Abbiamo necessità - scrivono ancora Confcommercio - che la Regione si attivi ed adotti per Taranto e la sua provincia una strategia di marketing e di comunicazione già per i prossimi appuntamenti fieristici del turismo, non si puo' continuare a navigare a vista. Abbiamo necessità di avere interlocutori certi che seguano con particolare attenzione le problematiche del territorio''.