Ascoli: "bene il rinvio Tares, ma l'impatto sarà traumatico"

Ascoli: "bene il rinvio Tares, ma l'impatto sarà traumatico"

La Confcommercio cittadina giudica positivamente la decisione del Comune di non applcare alla tassa l'aliquota aggiuntiva di 10 centesimi a metro quadro

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26 febbraio 2013

"È sicuramente un segnale positivo la volontà del Comune di Ascoli di non incrementare la famigerata Tares,  con le aliquote aggiuntive di 10 centesimi a metro quadro, lasciate dalla norma a discrezione dei Comuni quale introito proprio e di delimitarla dunque ai valori, peraltro già spropositati, previsti per le casse nazionali". Parole del presidente della delegazione Confcommercio di Ascoli Piceno, Ugo Spalvieri, che già all'inizio di gennaio, quando il decreto "Salva Italia" aveva appunto introdotto la Tares, la nuova tassa sui rifiuti in sostituzione della Tarsu,  aveva inviato una nota allo stesso sindaco Castelli chiedendo l'apertura di un "tavolo tecnico" con il coinvolgimento di Confcommercio, per l'equa determinazione del carico tributario ai livelli minimi possibili. "L'entrata in vigore della Tares - aggiunge il direttore Giorgio Fiori - è stata prorogata al primo luglio 2013, ma Confcommercio si è già comunque mobilitata su questo fronte e  su tutti i Comuni del Piceno per evitare ulteriori aggravi rispetto a quelli già incredibili che la nuova Tares comporterà per le imprese, in quanto nella stessa sono  compresi non solo la quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, ma anche una quota servizi per la sicurezza e l'illuminazione e la gestione delle strade". "Questa ennesima mazzata, conclude Fiori,   non ci fa dormire la notte perché abbiamo già calcolato che per le nostre imprese il  servizio urbano dei rifiuti si incrementerà mediamente del 290% con picchi per alcune tipologie addirittura del 400%".

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