Ascom Cuneo: la cooperativa di garanzia potenzia i servizi

Ascom Cuneo: la cooperativa di garanzia potenzia i servizi

La cooperativa di garanzia CTS, costituita nell'ambito della Confcommercio, sarà ulteriormente potenziata per rispondere alle esigenze degli oltre 7000 soci.

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11 giugno 2004
La cooperativa di garanzia dell’Ascom Cuneo potenzia i propri servizi

La cooperativa di garanzia dell’Ascom Cuneo potenzia i propri servizi

 

La cooperativa di garanzia CTS, costituita nell’ambito della Confcommercio di Cuneo, nata per supportare commercianti, albergatori, esercenti e aziende dei servizi nel difficile percorso di accesso al credito agevolato, intende assumere impegni ancor più gravosi nel prossimo futuro, per rispondere alle esigenze degli oltre 7000 soci. “Lo scorso anno – ha spiegato il presidente Ferruccio Dardanello – abbiamo favorito l’ottenimento di finanziamenti per oltre 40 milioni di euro, sia attraverso la fruizione delle opportunità previste, in proposito, a livello nazionale e regionale, che grazie alle convenzioni stipulate con gli istituti bancari”. Le pratiche di finanziamento andate in porto hanno beneficiato delle garanzie offerte dalla cooperativa e, proprio in considerazione di tali risultati, il consiglio di amministrazione ha deciso di impegnarsi in misura ancor più incisiva, incrementando ulteriormente gli interventi. Alla base del provvedimento è la convinzione che, in un periodo di difficoltà qual è l’attuale per i settori interessati, cooperativa, imprese e banche possano fare sistema, con vantaggi significativi per tutti. Si vuole, in particolare, guardare con attenzione alle realtà della ristorazione ed ai pubblici esercizi, chiamati ad affrontare, a breve, spese di rilievo, per adeguarsi alle normative igienico–sanitarie imposte dalla Regione e a quelle antifumo varate su scala nazionale. “La nostra – ha precisato il direttore dell’Ascom Cuneo Giorgio Ferrua - è una scelta dovuta, per diventare interlocutori ancora più importanti nei confronti della rete bancaria. Sappiamo che le imprese operanti nel campo del commercio, turismo e servizi sono svantaggiate rispetto a quelle di altri comparti, quanto a disponibilità di strumenti agevolativi per il credito. Di qui la necessità di un impegno più rilevante, allo scopo di far valere il peso politico ed economico della categoria”.

 

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