Il 5 ottobre a Milano seminario in collaborazione con il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza e Fidicomet: si parlerà delle nuove opportunità che si stanno facendo largo per le imprese, dai mini-bond alle cambiali finanziarie al private equity.

 

La crisi economico-finanziaria ha aperto nuovi scenari per il sistema imprenditoriale che, oggi, si trova a operare in un contesto differente rispetto al passato. Delle nuove opportunità che si stanno facendo largo– dai mini-bond alle cambiali finanziarie al private equity -, si parlerà lunedì 5 ottobre nel seminario "La finanza per lo sviluppo strategico delle imprese", promosso da Asseprim in collaborazione con il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza e Fidicomet, che metterà a confronto gli attori del mercato con i principali esperti in materia. Dopo il saluto introduttivo di Paolo Ferrè, presidente di Fidicomet Milano, il coordinatore del Settore Finanziario Fabrizio Bonelli introdurrà i lavori, per poi passare la parola a Roberto Calugi del Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, per una panoramica sul contesto economico e industriale italiano. Leonardo Marseglia, direttore di Fidicomet, parlerà del nuovo corso dei Confidi, prima di lasciare spazio alla tavola rotonda sui nuovi strumenti alternativi a cui possono accedere le aziende, con Alioscia Berto (Fondo Italiano di Investimento), Claudio Bedino (Starteed), Stefano Romiti (Antares) e Leonardo Frigiolini (Frigiolini & Partners). Nonostante l'aumento nell'ultimo trimestre del 2015 del numero di imprese che hanno chiesto liquidità alle banche, Umberto Bellini, Presidente di Asseprim, fa notare che "secondo l'Osservatorio Credito Confcommercio c'è tuttavia una consistente quota di imprenditori che, pur avendo bisogno di un finanziamento, rinunciano ad affidarsi agli istituti di credito, scoraggiati dalla lenta ripresa o per timore di vedere respinta la propria richiesta. In questo contesto, gli strumenti finanziari alternativi, o meglio, complementari al credito bancario risultano essere una risorsa importante per quella parte di aziende che rappresenta la "domanda inespressa". Mini-bonds, crowdfunding, private equity e cambiali finanziarie, oltre ai "Confidi 2.0", verranno presentati durante il convegno come utili strumenti a supporto delle PMI non in crisi, ma con precisi programmi di sviluppo, che scontano difficoltà nell'accesso al credito a causa del settore in cui si trovano ad operare o perché caratterizzate da scarsa patrimonializzazione o da fatturati ancora troppo contenuti." Anche secondo Roberto Calugi, Direttore del Consorzio Camerale per il credito e la finanza, "questi strumenti che piano piano si stanno affacciando sul mercato rappresentano un'opportunità importante per il sistema imprenditoriale. Le istituzioni pubbliche, in particolar modo le Camere di commercio che operano a stretto contatto con le aziende, svolgono un ruolo formativo/informativo, ma sono anche chiamate a favorire l'incontro tra le imprese in possesso dei requisiti richiesti e i potenziali investitori". "In tema di garanzia per il credito alle Imprese il modello italiano costituisce uno dei sistemi più articolati e sviluppati al mondo – dichiara infine Paolo Ferrè, presidente di Fidicomet-. Come noto, si tratta di un sistema basato su una componente pubblica (Fondo di Garanzia per le PMI) e una privata, di matrice associativo - imprenditoriale (i Confidi). La crisi economico - finanziaria degli ultimi cinque anni, le scelte Governative sullo strumento Pubblico di garanzia, le novità normative e regolamentari sugli Intermediari Finanziari hanno messo a dura prova la capacità operativa e, in alcuni casi, la tenuta dei Confidi. Da questa situazione, tuttavia, si può e si deve uscire, emergendo con un nuovo business model, da cui deriva la concezione di "Confidi 2.0" nella visione di Fidicomet Milano – network Asconfidi Lombardia", che verrà presentato nella giornata di lavoro.