Nella sessione di apertura della plenaria dell'Erga, il gruppo dei regolatori europei per i servizi di media audiovisivi, promossa da Agcom alla presenza dei vertici delle autorità dei 27 Stati membri dell'Unione tenutasi lo scorso 28 giugno Jacopo Ierussi, presidente di Assoinfluencer, l’Associazione italiana influencer aderente a Confcommercio Professioni, è intervenuto sulla vicenda “TheBorderline” e sulla relativa tragedia avvenuta a Roma.

Nell’occasione Ierussi ha ribadito quanto già affermato nel convegno “Il diritto dell’Influencer Economy” promosso insieme all’Associazione Laureati in Giurisprudenza: "pensando a questa tragedia il primo concetto che mi viene alla mente è quello del buon padre di famiglia. Trattasi di un concetto giuridico, ma che ho sempre trovato affascinante per la metafora che incarna e io, da padre, avvocato, docente e presidente di un'associazione che vuole promuovere i valori positivi della creator economy, mi sento in dovere di condannare fermamente l'episodio  così come ogni altra challenge della stessa natura. Parimenti però voglio difendere il buono che c'è in questa industria e portare nuovamente l'attenzione sulla necessità di una corretta educazione digitale, all’interno di un più ampio contesto di educazione civica. La verità è che la sconsideratezza non conosce generazione, professione o discrimine alcuno. È la deviazione malsana di quella follia artistica e creativa che ci seppe regalare capolavori come l'urlo di Munch o l'incubo di Füssli. Questo momento non richiede nuovi vincoli o norme ma solo una basilare educazione del cittadino anche nei contesti digitali in cui agisce”.