Assonat, al via il Piano strategico della portualità turistica italiana

Assonat, al via il Piano strategico della portualità turistica italiana

Si è tenuta a Roma una tavola rotonda organizzata dall'Associazione dal titolo "Port in Italy", per individuare i punti essenziali per la crescita dei porti turistici del nostro Paese. 

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17 aprile 2023

Il 14 aprile scorso si è svolto a Roma, presso la sede di Confitarma nonché Istituto italiano di navigazione, l'incontro "Port in Italy", organizzato da Assonat, l'Associazione nazionale approdi e porti turistici, per costruire e condividere un Piano strategico della portualità turistica italiana.

Sono intervenuti, tra gli altri, insieme al presidente di Assonat Luciano Serra, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, la senatrice, Simona Petrucci, il presidente dell’Istituto Italiano di Navigazione e direttore generale di Confitarma, Luca Sisto, il presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acampora, il capo reparto ambientale della Capitaneria di Porto, Francesco Tomas.

Durante il confronto sono stati individuati i punti qualificanti per evidenziare il ruolo dei porti per l'economia del mare e la crescita del nostro Paese. I lavori sono proseguito con un nutrito confronto sui principali aspetti su cui impostare il piano, a partire dagli scenari normativi e fiscali, dalla riconoscibilità del settore come imprese turistiche Made in Italy e nei mercati nazionali e internazionali, dalla transizione energetica e la digitalizzazione, fino alla necessità di costruire un network nazionale dei porti turistici.

"Oggi abbiamo iniziato il percorso – ha sottolineato il presidente Assonat, Luciano Serra per dar vita al Piano strategico della Portualità turistica italiana, che raccolga le istanze del settore e definisca i principali driver di sviluppo. Preparare il piano strategico della portualità significa portare sui tavoli del Governo i 5/6/10 punti concreti per superare questo stato di impasse che ha ormai caratterizzato il nostro settore".

"La prima cosa che vorrei sottolineare – ha proseguito Serra – è che la portualità turistica italiana non può essere inclusa nella problematica delle concessioni balneari. Noi abbiamo concessioni per atto formale, le abbiamo sempre avute e abbiamo sempre fatto evidenze pubbliche. Però non solo ai porti deve essere applicata questa normativa ma anche agli approdi e ai punti di ormeggio, cioè a tutte le attività legate alla nautica turistica italiana. Altro punto è che il Governo faccia finalmente l’elenco delle imprese che rientrano nel turismo".

"Come sistema delle camere di commercio – ha aggiunto il presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acamporaci faremo carico delle istanze della portualità turistica, che porteremo ai tavoli di confronto istituiti dal Ministro per le politiche del mare e che faranno parte del Piano del Mare nazionale in corso di definizione. L’Economia del Mare italiana non può prescindere dalla forza del turismo nautico, cuore pulsante del Made in Italy e settore strategico per la crescita del Paese".

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