Assopetroli/Assoenergia: "interventi strutturali per ridurre l'inquinamento"

Assopetroli/Assoenergia: "interventi strutturali per ridurre l'inquinamento"

"Il problema dell'impatto ambientale, soprattutto nei grandi centri urbani, richiede interventi strutturali, programmati nel tempo e in grado di incidere concretamente sulle cause del fenomeno".

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2 febbraio 2010
Assopetroli e Assoenergia, in una nota congiunta, sottolineano che “con l’arrivo del freddo intenso si registrano puntualmente

Assopetroli e Assoenergia, in una nota congiunta, sottolineano che “con l’arrivo del freddo intenso si registrano puntualmente proposte estemporanee tendenti a ridurre l’inquinamento delle grandi città. “Concentrando il nostro interesse nel comparto del riscaldamento domestico – prosegue la nota - abbiamo appreso che il Ministro dell’Ambiente suggerisce di abbassare il calore nelle case. Come abbiamo affermato in analoghe circostanze, riteniamo che il problema dell’impatto ambientale, soprattutto nei grandi centri urbani, richieda interventi strutturali, programmati nel tempo e in grado di

incidere concretamente sulle cause del fenomeno”. “Innanzitutto ricordiamo il risultato dello Studio dell’impatto causato dai combustibili per uso civile, sull’ambiente, sulla sicurezza e sul trasporto avviato nel 2002 sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente, con la partecipazione della Regione Lombardia, della Regione Piemonte, e le più importanti categorie presenti nel settore energetico ivi compresa la nostra Associazione. La ricerca condotta sul campo ed in laboratorio da autorevoli Istituti scientifici, ha inequivocabilmente dimostrato che per ridurre l’impatto ambientale è di fondamentale importanza la costante manutenzione degli impianti, l’ammodernamento tecnologico e, soprattutto, la gestione qualificata degli stessi, condizioni, queste, che possono essere garantite più facilmente con l’adozione di impianti di tipo centralizzato”. “Altro aspetto fondamentale, in questo contesto, è costituito dal risparmio energetico: prima fonte

virtuale di energia del nostro Paese.  Esempio eclatante di quanto si possa fare in termini di risparmio energetico è lo sviluppo del Contratto di Servizio Energia Plus che, a parità di comfort, consente agli utenti un risparmio di oltre il 20 per cento nell’utilizzo delle fonti energetiche. Principio questo formalmente recepito nel decreto legislativo

115/2008. Tale strumento deve essere incentivato anche sotto il profilo fiscale reintroducendo quell’aliquota IVA dal 10% che inopinatamente fu cancellata dal precedente Governo”.” Questa manovra – conclude la nota - abbiamo dimostrato più volte, risulterebbe a costo zero per l’Erario perché consentirebbe un rilancio straordinario di tutto il comparto e con esso il conseguente sviluppo degli investimenti dedicati alle nuove tecnologie, produrrebbe nuova occupazione e consentirebbe nel lungo periodo una migliore gestione degli impianti da riscaldamento.  Ogni azione decisionale deve puntare quindi sul Risparmio Energetico (meno consumi, meno costi pro-capite, meno inquinamento) premiando ogni attività virtuosa che soggetti pubblici o privati realizzino in questa direzione”.

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