Assopetroli: "basta con il bancomat accise o il Paese si ferma"

Assopetroli: "basta con il bancomat accise o il Paese si ferma"

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27 settembre 2013

''Se il Governo dovesse decidere di aumentare ancora le accise sui carburanti per non realizzare un serio e puntuale controllo della spesa pubblica improduttiva, valuteremo le più opportune forme di protesta''. Lo afferma Assopetroli Assoenergia chiarendo in una nota che il valore della benzina in Italia, ''al netto della quota fiscale, è in linea con la media europea mentre sono proprio le accise imposte dal Governo Italiano che fanno la differenza finale determinando, con un peso fiscale superiore alla media di circa 25,11 centesimi (accise+Iva) il prezzo più alto d'Europa''. ''La responsabilità dell'alto costo dei carburanti è  solo del Governo. Vale la pena di ricordare  - rincara la dose l'associazione - che le forze politiche hanno aumentato le accise in questi ultimi due anni per ben sette volte determinando un aumento al netto Iva per la benzina di 16,44 centesimi al litro e per il gasolio di 19,44 centesimi al litro. Ma non basta. Da ultimo con il decreto del Fare, convertito in legge dal parlamento lo scorso agosto, i partiti hanno disposto un'ulteriore aumento di accisa per altri 75 milioni di euro annui che graveranno sui consumatori dal primo gennaio 2014''. ''Eppure i dati del MEF certificano un ennesimo crollo del gettito delle accise per 445 milioni, pari al -3,4% nei primi mesi del 2013 e ciò proprio a causa del continuo calo dei consumi giunto, nell'ultimo anno, ad oltre 16%. Adesso basta il bancomat delle accise deve essere chiuso per sempre se non si vuole condurre il paese reale al blocco totale'', conclude Assopetroli Assoenergia.

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