Assopetroli punta sulle fonti di energia alternative

Assopetroli punta sulle fonti di energia alternative

Nel corso della sua relazione all'Assemblea associativa, il presidente Enrico Risaliti ha ricordato che Assopetroli "ha promosso una società di capitali che promuoverà le fonti rinnovabili affiancandola al core business petrolifero".

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20 luglio 2004
Non è certo un falso o retorico assioma sostenere che, entro pochi anni, cinque o sei al massimo, l’Italia sarà costretta, suo

Assopetroli punta sulle fonti di energia alternative

 

A fronte della crisi dell’industria “la piccola e media impresa, non potendo essere competitiva per l’esportazione, dovrà puntare sulla qualità e la creatività, caratteristiche proprie delle nostre genti”. Con questo concetto Enrico Risaliti, presidente di Assopetroli, ha iniziato la propria relazione all’Assemblea dell’Associazione, svoltasi il 7 luglio scorso.

“Il terziario – ha continuato Risaliti - avrà sempre più il gravoso compito di contenere l’impatto negativo derivante dalla riduzione di risorse per la minore produzione industriale e nel contempo dovrà sviluppare i vari comparti merceologici, tanto da generare ricchezza e quindi sviluppo economico. Bisognerà rendere i servizi ancor più qualificati ed a tecnologia avanzata. Diffondere cultura di accoglienza, atto essenziale per uno sviluppo turistico, e quindi sviluppare numericamente ed attrezzare qualitativamente i porti turistici”. Ma per fare tutto ciò è necessario colmare il grave gap infrastrutturale che grava sul nostro Paese, dove “i trasporti su gomma risentono della mancanza del raddoppio della rete stradale, quelli su ferrovia scontano scarsa rapidità ed economicità, le vie del mare sono in attesa di essere disciplinate e il trasporto aereo ha scarsa competitività”.

Da parte sua, Assopetroli è stata sollecitata dal Ministero delle Attività Produttive e da quello delle Finanze a produrre un documento, nell’ambito della riforma fiscale e del riordino delle accise, che mira ad ottenere invarianze di gettito e risorse da destinare alle fonti rinnovabili e quindi all’attenzione per l’ambiente. “Noi abbiamo proposto – ha detto al riguardo - di lasciare invariata l’accisa sulla benzina, di aumentare di alcuni centesimi l’accisa sul gasolio autoveicoli, necessaria alla riduzione di quella relativa al gasolio da riscaldamento equiparandola a quanto previsto per la zona F e gestibile in modo semplificato tramite rimborso”. L’operazione comporterebbe “l‘inizio di un processo virtuoso di avvicinamento ai Paesi europei e nel contempo significherebbe assolvere uno scopo sociale in sintonia con le proposte del Governo in tema di fiscalità”. Riconoscimento del privilegio dell’accisa ed autocertificazione sui rimborsi della stessa completano la proposta di Assopetroli.

Inoltre, Assopetroli ha proposto a banche ed assicurazioni, che ancora registrano margini soddisfacenti, di accrescere il loro raggio di azione pur nella condivisione del rischio: “le nostre aziende si trovano nella posizione mediana tra coloro che acquistano, e conseguentemente debbono garantire il fornitore, e coloro che vendono senza ricevere le garanzie del cliente. La nostra proposta consiste nel far sì che banche e assicurazioni insieme gestiscano il sistema fornitori, rivenditori, clienti: da un lato la parte di gestione finanziaria, dall’altra quella commerciale”.

Quanto all’energia, che nel nostro Paese è tra le più care rispetto agli altri Paesi europei, Assopetroli intende, insieme a Confcommercio, dare il proprio contributo nel promuovere una revisione del piano energetico nazionale tramite suggerimenti di funzionalità ed economicità tra produttori e fornitori. “Energia elettrica, metano, petrolio e fonti rinnovabili – ha sottolineato Risaliti - meritano oltre al processo di liberalizzazione l’attuazione di progetti finalizzati a migliorarne la funzionalità, con la promozione di una corretta concorrenza con l’obiettivo di conseguire benefici economici che incidano nel sociale e nelle imprese, in modo da accrescerne la competitività”. Per quanto concerne in particolare il metano, Assopetroli propone di considerare un possibile ruolo attivo delle forze presenti in Confcommercio ed in Confindustria insieme unite in una Società consortile che rilevi eventuali asset, affinché possano rimanere italiani ed al servizio del paese. Mentre riguardo alle fonti alternative, l’Associazione ha promosso una società di capitali che promuoverà le fonti rinnovabili affiancandola al core business petrolifero.

Entrando nel merito dell’attività specifica dell’Associazione, Risaliti ha ricordato che “per raggiungere l’equilibrio tra Rete ed Extra Rete, sarà necessario ricercare l’ottimizzazione della logistica, perseguibile con la chiusura di depositi marginali facendoli beneficiare da un istituendo fondo indennizzi sul tipo di quanto effettuato per la rete stradale e contestualmente consorziare le aziende in depositi comuni”. Inoltre, servirà un grande impegno su ricerca e produzione, come pure l’attenzione dovrà essere posta e meglio regolamentata dall’emissione in aria da combustione.

“Il comparto rete, stradale ed autostradale, è in discreto fermento – ha proseguito il presidente di Assopetroli - e prossimo a qualche significativo cambiamento. Le aziende stanno orientandosi verso una rete portante costituita da impianti di notevole dimensione, più europea e forse più economica. Al momento sono in corso studi di fattibilità per possibili unioni tra compagnie e negoziati per acquisizioni, di cui una vede i nostri associati protagonisti. Ma il Federalismo legislativo, in una materia strategica come quella dell’energia, attribuisce alle Regioni un’autonomia che rischia di farci tornare indietro di molti anni”. In particolare, meritano approfondimento le opportunità legate alla gestione del non oil sui grandi impianti su viabilità di notevole scorrimento e fuori dai centri abitati, mentre per gli impianti “serviti” ed ubicati in centri abitati, Assopetroli “vede” un cambiamento del ruolo del gestore che, oltre a promuovere la molteplicità di servizi tradizionali di assistenza all’automobilista, potrebbe promuoversi come segnalatore e venditore di prodotti e servizi di energia elettrica, metano, rinnovabili.

“Altro aspetto significativo per la nostra categoria– ha concluso Risaliti - è costituito dal protocollo d’intesa per meglio disciplinare densità e temperature in Extra Rete. Al riguardo, riteniamo di poter considerare risolto l’annoso e complicato problema, avendo avuto a livello nazionale l’autorizzazione a procedere dall’Antitrust. Sulle scorte d’obbligo avevamo aderito alla costituzione dell’Agenzia (L.32/98), ma oggi il Ministro Marzano propone la sua eliminazione; possono essere valide tutte le soluzioni, purché venga seguita una  disciplina chiara, economica, omogenea e soprattutto che non si presti a posizioni di privilegio”.

 

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