Assopetroli: "ripristinare in Finanziaria l'agevolazione sul risparmio energetico"

Assopetroli: "ripristinare in Finanziaria l'agevolazione sul risparmio energetico"

Assopetroli critica l'assenza della norma sul ripristino dell'agevolazione Iva del 10 per cento sulle forniture di energia destinate ai Contratti Servizio Energia, limitando l'area di agevolazione soltanto in caso di impiego di fonti rinnovabili.

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17 ottobre 2007
Roma, 10/10/2007

Finanziaria: Assopetroli, “ripristinare l’agevolazione iva sul risparmio energetico�

 

Assopetroli, che al suo interno annovera numerose Aziende impegnate nel risparmio energetico degli edifici, ha constatato con stupore l’assenza, nella proposta di Legge Finanziaria recentemente presentata dal Governo, della norma riguardante il ripristino dell’agevolazione Iva del 10% sulle forniture di energia destinate ai Contratti Servizio Energia, limitando l’area di agevolazione soltanto in caso di impiego di fonti rinnovabili.

L’agevolazione prevista per i Contratti Servizio Energia - presente fin dalla creazione dell’Iva - fu abolita lo scorso anno dal presente Governo con il risultato di rinunciare  agli effetti positivi derivanti dal risparmio di energia da fonti non rinnovabili, a fronte di un incremento di gettito insignificante. Occorre sottolineare, infatti, che il Contratto Servizio Energia - ideato per garantire la gestione ottimale degli  impianti termici centralizzati - trova il proprio impiego ideale negli edifici residenziali di maggiori dimensioni (condomini), tipologia edilizia tipica delle aree fortemente urbanizzate. In tale ambito risulta difficile, se non impossibile, applicare l’unica fonte rinnovabile potenzialmente sostenibile - il solare termico/fotovoltaico - causa la mancanza di adeguati spazi da destinare all’installazione di pannelli per la captazione dei raggi solari. Pertanto, la decisione di limitare l’agevolazione alle sole fonti energetiche rinnovabili ha comportato  effetti estremamente negativi per il risparmio energetico: riducendo drasticamente la possibilità di realizzarlo.

Ciò ha determinato:

il blocco degli investimenti finalizzati alla riduzione delle fonti energetiche di tipo non rinnovabile per la drastica riduzione dei contratti di servizio energia, dei relativi interventi e servizi in grado di produrre, come dimostrato, risparmio energetico diretto ed immediato di almeno il 20% delle risorse impiegate;

correlata stagnazione di tutte le attività legate al comparto;

penalizzazione di tutte quelle famiglie che in passato hanno realizzato piani di investimento di medio/lungo periodo finalizzati al risparmio energetico contando sulla sostenibilità dell’attività e l’equilibrio economico degli investimenti anche in funzione della richiamata riduzione IVA.

Il ripristino dell’agevolazione farà ripartire gli investimenti ed i servizi finalizzati alla riduzione delle fonti energetiche impiegate che, nel 2007, si sono praticamente fermati. Inoltre il processo virtuoso che si innescherà, produrrà con certezza assoluta un incremento di fatturato, e quindi di gettito IVA, ben al di sopra dell’insignificante mancato gettito derivante dalla reintroduzione dell’agevolazione.

E’ necessario sottolineare con forza, infine, che quanto auspicato va ad esclusivo vantaggio della innovazione tecnologica, del risparmio energetico, delle Famiglie e dei Consumatori e quindi dell’intero sistema. 

 

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