Per il presidente Dall'Ara "la ricerca genetica e il miglioramento varietale sono oggi indispensabili per dare una risposta agli agricoltori, all'industria di trasformazione e al consumatore". Assemblea Assosementi: "assurdo non sostenere il grano duro"
Assosementi, l'associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, condivide quanto sottolineato da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, nel suo intervento all'apertura dell'anno accademico 2014 della storica Accademia Nazionale di Agricoltura. "Il presidente Gardini ha sottolineato come ricerca e innovazione siano fondamentali per aiutare le imprese a stare sul mercato e quindi costituiscano una leva importante per garantire un'agricoltura competitiva e la sicurezza alimentare globale" - ha commentato Guido Dall'Ara, presidente di Assosementi. "Sosteniamo tale affermazione, insieme alla necessità di inviare un segnale politico forte al ministro Maurizio Martina affinché favorisca gli sforzi necessari in tale direzione, aiutando anche così a salvaguardare il futuro delle produzioni Made in Italy". "La ricerca genetica e il miglioramento varietale sono oggi indispensabili per dare una risposta agli agricoltori, all'industria di trasformazione ed al consumatore, che richiedono varietà sempre più produttive, di migliore qualità e salubrità ed anche più rispettose dell'ambiente" - ha aggiunto Dall'Ara. "Gli sforzi necessari per l'attività di ricerca sono elevati, certi settori sementieri arrivano ad investire fino al 20% del loro fatturato, e non sempre il ritorno è facile o garantito". "Negli ultimi anni Assosementi si è molto impegnata sul versante dei rapporti di filiera, per una migliore accettazione del suo ruolo e per una difesa più efficace contro le illegalità - ha concluso Dall'Ara. "Voglio ricordare a questo riguardo l'intesa di filiera e i contratti quadro moltiplicazione stabiliti per migliorare da un lato le sementi prodotte in Italia, così come la richiesta di valorizzare le sementi certificate negli accordi di produzione e nell'ambito della PAC".
Assurdo non sostenere il grano duro, simbolo con la pasta del "made in Italy"
Grande sorpresa è stata manifestata dalle aziende associate ad Assosementi,
durante i lavori dell'Assemblea annuale di bilancio, per l'assenza del grano duro dall'elenco delle colture alle quali riservare un aiuto accoppiato con la nuova PAC 2015-2020 nell'ambito delle scelte che sono a disposizione di ogni paese e che sono state recentemente indicate dal Ministero. "Riteniamo la proposta una provocazione, suscettibile ovviamente di essere modificata e migliorata, ma non possiamo immaginare che il grano duro, che è alla base della produzione della pasta, uno dei prodotti simbolo del Made in Italy, possa restare escluso dalla concessione di un aiuto accoppiato, per cercare di arrestarne il declino. Dal 2004, anno di inizio del disaccoppiamento delle diverse forme di aiuto, il grano duro ha perso in Italia il 30% della superficie coltivata, pari a circa 500.000 ettari", ha dichiarato il presidente Guido Dall'Ara al termine dell'Assemblea delle aziende sementiere. "Accanto all'aiuto accoppiato alla coltura del grano duro, come aziende sementiere chiediamo poi venga previsto l'impiego di semente certificata per mantenere elevata la qualità e per la tracciabilità delle produzioni realizzate", ha aggiunto Dall'Ara. "L'obbligo della semente certificata è poi una misura che consente di contrastare il reimpiego come seme di granella aziendale non controllata o acquistata illegalmente e che quindi permette di mantenere viva la possibilità di fare ricerca e miglioramento varietale per la coltura". Non solo la PAC, ma anche i temi della revisione delle norme sulle sementi in Europa, della concia, degli accordi di filiera e del progetto "Road to quality" di tracciabilità della filiera orticola sono stati approfonditi nel corso dell'Assemblea. Nell'occasione sono stati anche eletti i nuovi Presidenti della Sezione cereali nella figura di Franco Brazzabeni della ditta Venturoli sementi, e della Sezione costitutori, con Giampaolo Piubello della ditta Ista Agroalimentare Sud.