Agricoltura contadina, “no a condizioni di favore e a discriminazioni per le imprese della filiera”

Agricoltura contadina, “no a condizioni di favore e a discriminazioni per le imprese della filiera”

Confcommercio in audizione in Commissione Agricoltura del Senato sul disegno di legge per la tutela e valorizzazione dell’agricoltura contadina.

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15 dicembre 2021

“La valorizzazione dell’agricoltura contadina deve avvenire senza creare condizioni di favore per le imprese agricole né discriminare le altre imprese che operano nella filiera”. Lo ha detto Enrico Postacchini, componente di Giunta di Confcommercio con incarico per ‘Commercio e Città’, nel corso dell’audizione presso la Commissione Agricoltura del Senato sul ddl 2243 recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina.

Confcommercio ha espresso la propria contrarietà su alcune misure, come quella che prevede la possibilità di riservare una quota di posteggi alle aziende agricole contadine all’interno delle aree destinate ai mercati in aree pubbliche, perché lesiva degli altri operatori che possono operare solo in tali aree. La Confederazione si è anche opposta alla scelta di affidare a Regioni e Province autonome il compito di definire nuove modalità semplificate per la vendita diretta dei prodotti dell’agricoltura contadina, perché ciò determinerebbe il proliferare di normative regionali differenziate creando disparità tra i territori e confusione nei consumatori. No anche all’introduzione dell’obbligo, per le stesse Regioni e Province, di organizzare corsi di formazione per la trasformazione e la somministrazione di alimenti e bevande, in quanto per la Confederazione è necessario garantire che l’attività di somministrazione resti prerogativa dei pubblici esercizi.

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