Utili di impresa, “la partecipazione passi dalla contrattazione”
Utili di impresa, “la partecipazione passi dalla contrattazione”
Confcommercio in audizione alla Camera sulle proposte di legge sulla partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell'impresa. “Valorizzare i sistemi bilaterali, che rappresentano già una forma di coinvolgimento”.
"La partecipazione agli utili di impresa deve passare dalla contrattazione collettiva senza vincolare le imprese a forme rigide di cogestione. Inoltre, soprattutto nelle realtà imprenditoriali più piccole, andrebbero meglio valorizzati i sistemi bilaterali, che già rappresentano una forma di coinvolgimento dei lavoratori". Così Confcommercio in una nota in audizione davanti alle commissioni riunite Finanze e Lavoro della Camera sulle proposte di legge sulla partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell'impresa.
Secondo Confcommercio, "occorre mirare verso un sistema incentivante delle prassi previste nei contratti collettivi e sarà poi al livello aziendale che si deciderà il modello partecipativo più adatto senza generalizzare l'imposizione di modelli organizzativi soprattutto riguardanti la gestione delle imprese. Un contributo importante può essere fornito dalla bilateralità su cui lavorare per una revisione del trattamento fiscale dei contributi versati e delle misure di welfare erogate dagli stessi enti bilaterali".
Infine, ha concluso la Confederazione, "occorre trovare il giusto contemperamento tra le dimensioni d'impresa, ove è presente la rappresentanza sindacale in forma organizzata, con le finalità delle proposte in esame senza che ciò comporti un automatico allargamento della sindacalizzazione e relative agibilità oltre le soglie previste dalle norme vigenti e dagli stessi contratti collettivi".