Auto: dall'Unrae una proposta per rilanciare il mercato

Auto: dall'Unrae una proposta per rilanciare il mercato

L'Associazione calcola che la detraibilità dalla dichiarazione dei redditi del 10% del costo di acquisto di una nuova auto a basse emissioni (fino ad un massimo di 2.000 euro in 4 anni) e la contestuale rottamazione di un'auto Euro 0, 1 e 2. creerebbe vendite aggiuntive per 300mila unità e farebbe incassare allo Stato 22 milioni di euro in 4 anni.

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19 novembre 2014

La detraibilità dalla dichiarazione dei redditi del 10% del costo di acquisto di una nuova auto con emissioni fino a 120 g/km di CO2, fino ad un massimo di 2.000 euro in 4 anni, e la contestuale rottamazione di un'auto Euro 0, 1 e 2 creerebbe vendite aggiuntive per 300mila unità e farebbe incassare allo Stato 22 milioni di euro in 4 anni. E' il piano per far ripartire il mercato proposto dal presidente dell'Unrae, Massimo Nordio, nel corso della conferenza stampa annuale dei rappresentanti delle case automobilistiche estere operanti in Italia. La proposta  permetterebbe alla filiera automotive di recuperare tra il 2015 e il 2018 circa 1.000 addetti nei soli settori della distribuzione e dell'assistenza. Mentre la conseguente riduzione di incidentalità legata al rinnovo del parco auto delle famiglie porterebbe ad un minor costo sociale di oltre 77 milioni di euro. Inoltre il rinnovo del parco e la rottamazione delle auto più vecchie farebbe risparmiare circa 400mila tonnellate di CO2 in 4 anni. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato un rapporto realizzato dal Censis secondo il quale  il trend negativo delle vendite di auto in Italia ha conseguenze pesanti che rischiano di diventare irreversibili. Dal 2008 ad oggi si sono fortemente ridimensionati il numero complessivo  di addetti (-5,9%), di aziende (-9,8%) e di fatturato (-18,6%). L'impatto più pesante lo ha subito il comparto della distribuzione e assistenza autorizzata, che chiude il quinquennio con 1600 aziende in meno e un calo del fatturato del 22,8%. Inoltre,  dopo essersi abbassata significativamente nei primi anni duemila, l'età media del parco auto italiano ha ricominciato a crescere con un'accelerazione negli ultimi anni. Oggi l'età media delle auto circolanti in Italia è di 9,5 anni. Nel 2006 era di 7,5: nella sostanza, in soli sette anni l'età media del parco auto è cresciuta di due anni. "Per il 2014 ci attendiamo un mercato dell'auto poco sopra 1,36 milioni in crescita del 5% rispetto al 2013. Ma non ci sono ancora segnali di ripresa", ha poi detto il presidente Nordio a margine della conferenza stampa, precisando che "le vendite ai privati sono piatte e il segno più che si è verificato nell'ultimo mese è alimentato soprattutto da flotte e noleggi a breve e lungo termine". Il presidente dell'Unrae ha aggiunto che "nel 2015 il mercato dovrebbe essere poco sopra al 2014, grazie all'andamento ciclico del parco circolante".

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