Auto: l'Europa continua a soffrire

Auto: l'Europa continua a soffrire

A ottobre, secondo i dati Acea, l'Europa dei 27 più l'Efta ha segnato un calo del 4,6 per cento e 998.899 immatricolazioni. Unrae: "senza stimolo ai consumi l'Italia non può che appesantire i risultati europei".

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16 novembre 2012

"In assenza di interventi capaci di ridurre la pressione fiscale sulle famiglie e di conseguenza
stimolare i consumi, l'Italia non può che appesantire i risultati europei, e la stessa Europa mantiene
un trend negativo, in attesa che gli annunciati provvedimenti a sostegno dell'innovazione e
dell'industria trovino realmente esecuzione". Così commentato Romano Valente, direttore
generale dell'Unrae, commenta i risultati diffusi dall'Acea sul mercato europeo. In ottobre, infatti, l'Europa dei 27 più l'Efta ha segnato un calo del 4,6% a 998.899 immatricolazioni, che portano i primi 10 mesi dell'anno a flettere del 6,9%, con 10.722.859 auto vendute. Senza il contributo negativo dell'Italia, l'auto in Europa si troverebbe a fine ottobre ad un più fisiologico -5%, considerato, comunque, il peso della Spagna e della Francia anche loro in recessione.
La previsione 2012 per il mercato europeo dei 27 (esclusa l'Efta), secondo gli analisti della
Global Insight, è di una flessione delle vendite di oltre il 7% a 12.170.000 unità, in ulteriore
contrazione il prossimo anno (-2,5%) a circa 11.860.000 vetture vendute. Queste flessioni, a parere dell'Unrae, saranno solo parzialmente compensate dal contenuto miglioramento delle
performance dell'area Efta (+4.5% YTD 2012).

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