Draghi: "economia debole, credito difficile per le pmi"

Draghi: "economia debole, credito difficile per le pmi"

"La Bce non ha gli strumenti per forzare le banche a prestare alle pmi". Per il numero uno dell'Eurotower "il disagio sociale è una tragedia ma il consolidamento dei bilanci resta inevitabile".

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8 luglio 2013

 

L'economia dell'Eurozona è tuttora debole, resta il problema della  "frammentazione finanziaria", le piccole e medie imprese  "possono trovare difficoltà nell'accesso al credito, devono essere ancora prese misure importanti per completare l'unione  bancaria". Lo ha detto Mario Draghi in un'audizione al Parlamento europeo.

Draghi ha ribadito che la banca centrale "non ha strumenti diretti per forzare le banche a prestare alle pmi, occorre lasciare che la politica monetaria accomodante si  trasmetta all'economia. Non sappiamo se la ragione  principale del mancato credito bancario alle pmi è dovuta  alla mancanza di capitale, certamente le pmi sono percepite come troppo rischiose nell'attuale situazione economica"  dalle banche. 
 
Draghi ha  indicato che secondo i sondaggi Bce, la prima risposta delle pmi alla domanda 'qual è il principale problema del  momento?' è ‘l'assenza di clienti'. ‘La mancanza di credito' è la seconda risposta".
 

Il lavoro di consolidamento dei bilancio degli stati, ha proseguito Draghi, "non deve essere disfatto, ma l'azione sui bilanci deve essere favorevole alla crescita, questo è il punto di vista della Bce".  Sappiamo, ha aggiunto Draghi, che cosa  accadrebbe ai tassi di interesse e sui mercati se il consolidamento non continuasse. "Il disagio sociale è molto alto, è una tragedia. La situazione economica è di grande tensione, ma il consolidamento dei bilanci era e resta inevitabile".

Draghi ha poi confermato che "i tassi di interesse chiave Bce resteranno agli attuali livelli o più bassi per un esteso periodo di tempo". 

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