Benzina: gestori denunciano stato drammatico, "pronti a iniziative"

Benzina: gestori denunciano stato drammatico, "pronti a iniziative"

Di fronte alla "drammatica situazione della rete vendita carburanti", le organizzazioni dei gestori(Figisc/Anisa Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica Cisl) si dicono pronte a "iniziative sindacali unitarie sia su rete ordinaria che autostradale".

DateFormat

6 luglio 2012

Di fronte alla ''drammatica situazione della rete vendita carburanti'', le organizzazioni dei gestori
(Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio) si dicono pronte a ''iniziative sindacali unitarie sia su rete ordinaria che autostradale.'' Le tre sigle sindacali denunciano ''l'estrema preoccupazione per la drammatica condizione in cui versa ormai la generalita' delle imprese di gestione''. Le organizzazioni annunciano quindi ''una serie di iniziative rivolte al Governo, per mesi rimasto in colpevole silenzio malgrado le numerose e reiterate sollecitazioni, e al Parlamento, all'industria petrolifera nel suo complesso e a tutti i cittadini allo scopo rimuovere il velo di silenzio''sullo stato di un settore ''che occupa oltre 120.000 persone''. Le iniziative sindacali, spiegano, ''saranno rese pubbliche a partire dall'inizio della prossima settimana e si concentreranno sui temi della miope politica industriale del settore, degli 'sconti' dei weekend che accentuano la discriminazione concorrenziale tra i gestori, gia' obbligati al vincolo d'esclusiva, del rispetto della legge sulla gratuita' dei rifornimenti con carte di credito, dei nuovi modelli contrattuali e della situazione specifica delle aree di servizio poste lungo la viabilita' autostradale''. Faib, Fegica e Figisc/Anisa, infatti, denunciano
"l'estrema preoccupazione per la drammatica condizione in cui versa ormai la generalita' delle imprese di gestione", strette da una pesante contrazione dei volumi, legata alla prolungata recessione economica in atto ed all'eccessivo carico fiscale sui carburanti. Aquesto si somma, denunciano ancora, "le politiche delle aziende petrolifere che rifiutano ogni tipo di negoziazione e riversano sull'intera categoria le contraddizioni del sistema, sia sul piano economico che contrattuale, spingendo gestore per gestore le imprese della distribuzione verso lamarginalizzazione e l'espulsione dalla rete". Un settore che orami versa, dunque, accusano ancora i sindacati, in un profondo "stato di crisi". Da qui la decisione di dare vita ad iniziative unitarie,conclude la nota, "rivolte al Governo, per mesi in colpevole silenzio malgrado le numerose e reiterate sollecitazioni, e al Parlamento, all'industria petrolifera nel suo complesso e a tutti i cittadini,allo scopo di rimuovere il velo di silenzio, ipocrisia e indifferenza su uno stato di crisi, per larga parte indotto e strumentale, di un settore che occupa oltre 120.000 persone".

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca