Benzinai: tre giorni di sciopero

Benzinai: tre giorni di sciopero

Il 5, 6 e 7 ottobre i gestori degli impianti si fermeranno, un'ora al giorno, per protestare contro governo e compagnie petrolifere. Figisc, Faib e Fegica: "Risposta alla drammatica situazione in cui versano le piccole e medie imprese dei gestori".

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12 luglio 2010
Il 5, 6 e 7 ottobre i gestori degli impianti di rifornimento di carburanti incroceranno le braccia, un'ora al giorno, per prot

Il 5, 6 e 7 ottobre i gestori degli impianti di rifornimento di carburanti incroceranno le braccia, un'ora al giorno, per protestare contro governo e compagnie petrolifere. Lo comunicano i gruppi dirigenti delle organizzazioni di categoria dei gestori, Figisc, Faib e Fegica. “Si tratta della inevitabile risposta al gravissimo deterioramento della situazione in cui versano le piccole e medie imprese dei gestori - sottolineano le associazioni in una nota - diretta conseguenza, assai più che della generalizzata crisi economica e della contrazione dei consumi, dell'effetto combinato da un lato della inadeguatezza delle misure per il settore che il Governo insiste a rinnovare e sostenere e dall'altro delle politiche dell'industria petrolifera che, in un contesto sempre più incerto e privo di prospettive, moltiplica comportamenti ed iniziative tese a scaricare sempre maggiormente sui Gestori i devastanti costi delle contraddizioni del sistema”. “Finora - sottolineano Figisc, Faib e Fenica - è stato altissimo il senso della responsabilità, dimostrato da anni dai Gestori e dalle loro rappresentanze con la presentazione di proposte innovative messe a disposizione del Governo e degli altri operatori del settore, cui sono solo state date risposte, peraltro largamente elusive, sistematicamente improntate sul piano comunicazionale e mediatico, piuttosto che sulla sostanza delle questioni, inseguendo facili banalizzazioni demagogiche piuttosto che affrontare i nodi strutturali del settore e della distribuzione”. “In particolare - evidenziano le associazioni – non è stato dato seguito agli impegni assunti e sottoscritti in prima persona dal ministro dello Sviluppo economico, già dal 20 giugno 2008, contenenti importanti obiettivi di riforma e modernizzazione del sistema, neppure sul fronte dei prezzi si sono conseguiti risultati apprezzabili”. Al contrario l'assenza di qualsiasi forma di controllo “ha, col tempo, generato una giungla di messaggi pubblicitari sempre più incomprensibili ed ingannevoli per i consumatori, su prezzi, sconti e promozioni, ai quali l'intero 'sistema' fa ormai spasmodicamente riferimento: una situazione che, oltre tutto, espone la stragrande maggioranza dei Gestori a pesantissime discriminazioni, stanti i vincoli contrattuali e commerciali in cui è costretto ad operare, progressivamente sospinti fuori dal mercato”. Faib, Fegica e Figisc annunciano che ulteriori iniziative sindacali, anche articolate a livello territoriale, sono previste nell'ambito dello stato di mobilitazione collettiva della categoria, che verrà posto in essere sin dalle prossime settimane e che culminerà nella manifestazione nazionale dei gestori a Roma, il 5 ottobre, in coincidenza con primo giorno di chiusura degli impianti, salvo che ulteriori accelerazioni all’aggravamento della situazione non ne richieda l’anticipazione anche in coincidenza con i mesi estivi.

 

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