Berlusconi: “Irpef al 33% per rilanciare i consumi”

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha concluso con il suo intervento i lavori della sesta edizione del Forum di Cernobbio. Berlusconi ha risposto alle sollecitazioni del presidente di Confcommercio Sergio Billè, che aveva chiesto una terapia d’urto per rilanciare i consumi, annunciando di voler ridurre l’Irpef al 33%. Il presidente del Consiglio, ha evidenziato le difficoltà del momento dell’economia europea e italiana, precisando come sia difficile per l’esecutivo “operare in un contesto che ormai limita molto la possibilità degli Stati di fare interventi di politica economica”. Proprio la mancanza di una vera politica economica e l’eccessivo numero di regolamenti a livello europeo è, secondo Berlusconi, il principale problema delle difficoltà del vecchio continente ad uscire da una fase di stagnazione, mentre l’economia Usa e quelle asiatiche crescono in modo deciso. “Quello che si può fare - ha detto Berlusconi – è ripartire dai consumi delle famiglie e c’è un solo sistema efficace: ridurre le tasse e la pressione fiscale per lasciare più soldi nelle tasche dei cittadini”. “Stiamo studiando la fattibilità della cosa – ha detto Berlusconi - cercando di rimanere dentro i parametri di Maastricht. Stiamo valutando anche altre misure le presenterò alla maggioranza e al consiglio dei Ministri. Sono buone idee le stiamo mettendo insieme”. “Mi diranno che la riduzione dell?Irpef la faccio per me. Vi posso garantire che quello che risparmio sull’imposta lo darò tutto in beneficenza. Nello stesso tempo, sono convinto che questa riduzione avrà effetti positivi sui consumi, soprattutto sulla vostra categoria”.  Secondo il presidente del Consiglio per ridurre la pressione fiscale c’è però anche la necessità di ridurre “gli sprechi e i privilegi”. Berlusconi, ha poi chiesto agli imprenditori del commercio “di sostenere maggiormente il governo quando fa delle cose buone facendo sentire la voce della categoria non lasciandoci soli”. In conclusione, Berlusconi ha ricordato tutte le riforme fatte dal governo negli ultimi tre anni: dalla scuola al mercato del lavoro, dal diritto societario alla sanità, dall’ordinamento giudiziario alla pubblica amministrazione”. Riguardo alla riforma previdenziale, Berlusconi ha detto che “la riforma è pronta e nelle nostre intenzioni verrà approvata prima delle elezioni europee”.