Biglietti aerei: Fiavet contro le nuove procedure per la rimborsabilità

Biglietti aerei: Fiavet contro le nuove procedure per la rimborsabilità

Segnalato all'Antitrust e al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi il comportamento scorretto di alcune compagnie che hanno stabilito il mancato rimborso del fuel surcharge per biglietti aerei a tariffa speciale annullati.

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17 febbraio 2009
Biglietti aerei: Fiavet contro le nuove procedure per la rimborsabilità

Biglietti aerei: Fiavet contro le nuove procedure per la rimborsabilità

 

La Fiavet ha segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi il comportamento scorretto di alcune compagnie aeree che hanno stabilito il mancato rimborso del fuel surcharge per biglietti aerei a tariffa speciale annullati. Con una nota del 6 Febbraio 2009, infatti, in modo arbitrario, British Airways, Delta Airlines e Carpatair hanno definito, senza nessuna giustificazione particolare, nuove condizioni per la rimborsabilità di biglietti aerei a tariffa speciale. Le nuove istruzioni dei tre vettori sopra indicati stabiliscono ora che al passeggero che decida di annullare il biglietto potranno essere rimborsati solo le tasse governative ed aeroportuali e non anche il supplemento di carburante.

“Si tratta – attacca il presidente della Fiavet, Giuseppe Cassarà – dell’ennesimo comportamento scorretto da parte dei vettori aerei. L’azione congiunta con la quale hanno rivisto la mancata rimborsabilità del fuel surcharge è gravissima. In primo luogo perchè la contemporaneità e l’immediatezza dell’azione penalizzano la trasparenza del mercato con grave pregiudizio, ad esempio, dei passeggeri che abbiano acquistato il biglietto in anticipo e non potranno, in caso di cancellazione, ottenere un rimborso che pure era previsto contrattualmente al momento dell’acquisto del titolo di viaggio”. “In secondo luogo – prosegue Cassarà – perché il fuel surcharge o supplemento carburante continua ad essere una voce di cui continuano a non essere chiare la natura, la finalità e le ragioni stesse per le quali continua, dopo diversi anni dalla sua stessa introduzione, ad essere trattata come voce autonoma di costo a carico dell’utenza”.

“Il contesto attuale di mercato – conclude Cassarà – necessita di regole certe sia per gli operatori che per i clienti. La certezza e la trasparenza delle regole del mercato sono elementi indispensabili affinché i rapporti fra i diversi soggetti che operano nel turismo siano chiari a vantaggio dell’utente finale”.

 

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