Bilateralità: Ebicom festeggia i suoi primi vent'anni

Bilateralità: Ebicom festeggia i suoi primi vent'anni

Con una tavola rotonda l'ente bilaterale del terziario trevigiano ha celebrato due decenni di relazioni sindacali positive tra imprese e lavoratori.

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20 aprile 2012

Vent'anni di relazioni sindacali positive tra imprese e lavoratori nel terziario. E' il ruolo svolto da Ebicom, che il 23 aprile scorso, presso la sala convegni dell'Hotel Villa Fiorita a Monastier di Treviso, ha organizzato una tavola rotonda per valorizzare l'esperienza condotta a Treviso in questi due decenni di attività sindacale sostenendo i diritti dei lavoratori, conciliandoli con le esigenze delle imprese e creando un vero e proprio sistema di welfare a servizio del territorio. Ebicom Treviso è nato nel 1992 per volontà delle parti sociali Unascom Confcommercio e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil. Con le sue 5000 imprese iscritte e gli oltre 18.000 lavoratori, Ebicom costituisce un esempio di welfare contrattuale territoriale, importante ed apprezzato anche dal punto di vista sociale. "Dal confronto con la politica - ha sostenuto il presidente Ebicom, Mirco Ceotto - ci aspettiamo che la bilateralità trovi nuovo vigore anche in relazione alle modifiche in atto in Parlamento, basta pensare al fondo solidarietà, che dovrebbe essere gestito dalla bilateralità, un metodo che dovrà essere sempre più partecipe dello sviluppo occupazionale e della crescita economica". Il senatore Maurizio Sacconi, da parte sua, ha sottolineato di essere "particolarmente soddisfatto di questo momento: ricordo la mia circolare che invitava il territorio ad applicare la bilateralità, che oggi viene riconosciuta. Non si tratta di pensare solo al salario, ma alle tante forme di protezione sociale che fanno dell'impresa una comunità. Qui nel Nordest l'impresa stessa è comunità e fare bilateralità significa proprio questo, incoraggiare ad assumere anche in termi di incertezze". Per Franco Martini, segretario generale Filcams Cgil, "la bilateralità, quella buona, deve porsi alla ricerca di nuovi campi da consegnare alle parti sociali e in questo caso il commercio, il turismo ed i servizi riescono a rappresentare una sintesi strategica a favore del terziario". Secondo Renato Salvadori, vicepresidente di Ebinter nazionale, "quella di Ebicom Treviso è, prima di tutto, una storia di galantuomini che si sono posti l'obiettivo di lavorare sulla competitività. Negli anni abbiamo sempre cercato di evitare i compromessi per salire di livello, col risultato che siamo riusciti a porci molto più avanti rispetto ad altri territori. Per il futuro dico solo due cose: no alla paura e sì convinto alla razionalizzazione".

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