Bilateralità: tavola rotonda con Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Manageritalia

Bilateralità: tavola rotonda con Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Manageritalia

DateFormat

20 ottobre 2011

Il convegno Confcommercio sulla Bilateralità nel terziario ha visto la partecipazione dei segretari dei sindacati confederali del settore. Il primo a prendere la parola è stato Franco Martini, segretario generale della Filcams Cgil. "Si dice che la contrattazione nazionale sia la fonte di quella bilaterale e ci siamo adoperati per rendere più efficaci le regole della contrattazione di secondo livello. Però - ha detto Martini- dovremmo allo stesso modo rendere più efficaci quelle della contrattazione nazionale che è la cornice fondamentale entro la quale si muovono i rapporti bilaterali". "Come parti sociali - ha osservato Martini - abbiamo una grande responsabilità, dimostrare che la bilateralità nel terziario funziona. Non deve essere un sistema autoreferenziale ma una leva complementare a ciò che produce la contrattazione nazionale". Martini ha poi sottolineato che la bilateralità non puo sostituirsi completamente al welfare tradizionale ma "deve piuttosto integrarlo". Il segretario generale della Uiltucs Uil, Brunetto Boco, ha sottolineato che" l'obiettivo prioritario della contrattazione di secondo livello è quello di garantire maggiore produttività e redditività per le imprese con una ricaduta positiva sui salari dei lavoratori". "L'attività principale degli enti bilaterali- ha quindi aggiunto Boco - deve essere quella di fare arbitrato e conciliazione. e poi bisogna fare in modo che la formazione sia legata all'incontro tra domanda e offerta". Infine, Boco ha voluto precisare che gli enti bilaterali devono essere rigorosi nella gestione delle risorse e che non può esistere un ente che incassa e non fa attività". Per la Fisascat Cisl è intervenuto Mirco Ceotto: "Siamo consapevoli - ha detto Ceotto- di rappresentare i lavoratori di un settore ad alta polverizzazione. Il forte rilancio della contrattazione decentrata assume un ruolo fonbdamentale". L'obiettivo, secondo Ceotto è quello di "allargare gli ambiti di competenza della bilateralità, come ad esempio i Protocolli d'Intesa con le Regioni". Un altro aspetto fodanmentale, secondo il rappresentante della Fisascat, è quello che la bilateralità "è uno strumento importante di gestione delle conflittualità". Al dibattito è intervenuto anche Guido Carella, presidente di Manageritalia: "La bilateralità - ha detto Carella- è lo strumento più evoluto e moderno per garantire l'integrazione tra welfare pubblico e privato". Parlando di contrattazione di secondo livello, Carella ha precisato che la formazione "costituisce un completamento necessario per competere e crescere". "la sfida che si apre alle parti sociali - ha concluso Carella- è quella di diventare soggetti regolatori del mercato".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca