Cambio di statuto e denominazione per Ascom Bergamo
Cambio di statuto e denominazione per Ascom Bergamo
L’Associazione diventa Confcommercio Imprese per l’Italia-Bergamo. Zambonelli: “siamo attenti a storia e radici, ma ci prepariamo a nuovi traguardi”.
Cambio di statuto per Ascom Confcommercio Bergamo. È la principale novità dell'Assemblea straordinaria dei soci che il 26 febbraio scorso ha deliberato le modifiche della carta statutaria in base alla bozza messa a punto dal Consiglio Direttivo e approvata dal Consiglio delle Categorie lo scorso 22 gennaio. La prima grande novità è il cambio della denominazione da Ascom Confcommercio Bergamo prenderà il nome di Confcommercio Imprese per l’Italia-Bergamo e adotterà il nuovo logo, evidenziando così ancor meglio l’adesione al sistema Confcommercio e l’identificazione con i suoi principi istitutivi e di azione.
E’ un cambio di grande rilievo, come sostiene il presidente Giovanni Zambonelli, che completa la parziale introduzione del nome della Confederazione avvenuta con la modifica dello statuto del 2017 e che, dopo un periodo di sette anni di transizione, allinea nel 2024 perfettamente l’Associazione territoriale al nome della grande casa madre nazionale. “Fino al 2017 - spiega - la denominazione Associazione Esercenti e Commercianti della provincia di Bergamo richiamava quella dell’anno della fondazione, il 1945. Anche se le origini del nome sono ancora più antiche, come testimonia il documento del 1909 che sancì l’unione tra l’ Associazione dei commercianti con quella degli Esercenti”. Ora ci si prepara a nuovi importanti traguardi: “siamo molto attenti alla nostra storia e alle nostre radici che celebreremo l’anno prossimo con l’ottantesimo anniversario della costituzione della moderna associazione, ma dobbiamo anche capire che il mondo va avanti . In una società nella quale la comunicazione e i social rivestano un’importanza crescente - aggiunge Zambonelli - l’adozione del nome nazionale consente di enfatizzare la grande azione sindacale di Confcommercio Imprese per l’Italia, spesa ad ogni livello: italiano, regionale e provinciale”.
Il nuovo statuto introduce la nuova figura del partecipante del Sistema associativo, che è rappresentato da ogni impresa che adotti i CCNL sottoscritti dalla Confederazione. Le modifiche dello statuto si sono rese necessarie anche alla luce del nuovo trattamento Iva riservato agli enti non commerciali di tipo associativo e all’inquadramento giuridico tributario delle entrate di ogni livello del sistema associativo.