Casa: mercato a rilento ma prezzi stabili

Casa: mercato a rilento ma prezzi stabili

Secondo il "Listino Prezzi Immobiliare 2007", elaborato dalla Fimaa, il mercato immobiliare italiano è in un fase di rallentamento sia per la rarefazione degli scambi che per l'allungamento dei tempi di vendita ma i prezzi rimangono stabili.

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14 novembre 2007
Casa: rallenta il mercato ma i prezzi rimangono stabili

Casa: rallenta il mercato ma i prezzi rimangono stabili

 

Secondo il “Listino Prezzi Immobiliare 2007�, indagine relativa al periodo maggio-settembre 2007 elaborato da Fimaa, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari aderente a Confcommercio, il mercato immobiliare italiano è in un fase di rallentamento, sia per la rarefazione degli scambi che per l’allungamento dei tempi di vendita, ma i prezzi rimangono stabili. Dallo studio risulta una riduzione del 3,3 % delle  transazioni con una variazione percentuale più negativa nelle piccole province. I prezzi, per contro, continuano a registrare un segno  positivo con +3,4% anche se in rallentamento rispetto allo scorso  anno. In particolare il mercato della locazione abitativa registra un  tendenziale raffreddamento con meno contratti stipulati, canoni più stabili e tempi di locazione in deciso allungamento. Il mercato degli  spazi commerciali appare invece a due velocità: un magma  indifferenziato nelle vie meno commerciali dove le valutazioni non  appaiono particolarmente positive e le high streets con prezzi e  domanda crescenti. Analoga la situazione degli uffici in tendenziale riduzione a fronte di una bassa qualità dell'offerta, ma con uno  sviluppo propulsivo là dove siamo in presenza di spazi direzionali  moderni di elevata qualità e delocalizzate in zone di pregio. Per il 2007 secondo lo studio di Fimaa gli scambi dei Comuni Capoluogo si ridurrebbero del 3,3% sull'anno precedente, con entità di variazione percentuale più negativa nelle piccole città (con  popolazione tra 20 e 40 mila abitanti) del Sud (-6,3%) a differenza  delle città del nord con analogo livello di popolazione, che sembrano mostrare una maggiore tenuta (-1,6%). L’entità della variazione  percentuale sul 2006 del numero di scambi per i Comuni non Capoluogo considerati, potrebbe invece sfiorare i -4 punti percentuali. Come lo scorso anno, la città mediamente più cara si conferma Roma, con quasi 4.300 euro al metro quadrato per un appartamento “medio�, seguita da Milano con 3.609, Firenze con 3.311 e Bologna, con 3.208. Nelle prime 10 posizioni, rispetto allo scorso  anno, guadagna 3 posti Brescia, con un incremento dell'indicatore medio dei prezzi di 6,9 punti percentuali, a scapito di Modena che scivola dal 9° all'11° posto, con prezzi cresciuti, mediamente, nel corso del 2007, del 3,4%. Anche per quanto riguarda i canoni di locazione, Roma si conferma la città più cara, seguita a ruota da Firenze e Milano. Napoli, che ha scalato 4 posizioni rispetto all'analoga graduatoria  2006, si colloca al 4° posto, precedendo Rimini che ne ha persa una, al 5° posto. In forte crescita nella graduatoria anche Bari e Padova, che con circa 700 Euro di affitto medio mensile si collocano  rispettivamente all'8° ed al 10° posto. Secondo il presidente Fimaa Alberto Pizzirani “le vicende sul mercato finanziario derivati dai subprime non sembrano per ora aver influito pesantemente sul mercato immobiliare, anche se la  prudenza resta d'obbligo. Gli agenti immobiliari dovranno lavorare di più e meglio ma i risultati anche in futuro non mancheranno. La casa resta il sogno degli italiani, anche se il mercato dell'affitto mi sembra dovrà aprire nuove possibilità, anche e soprattutto se il Governo varerà, come ci auguriamo, misure di sostegno nella Finanziaria ed in particolare la tassazione di cedolare secca del 20% sul reddito da locazione�.

 

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