Catania: al via il roadshow dei Giovani Imprenditori

Catania: al via il roadshow dei Giovani Imprenditori

A Militello si è tenuta la prima tappa di "Guidiamo il Turismo", l'iniziativa itinerante promossa dai Giovani Imprenditori di Confcommercio Catania. Al centro la diffusione del progetto di Albergo Diffuso attraverso il recupero dei centri storici. Accordo Confcommercio Sicilia-Uninettuno.

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17 marzo 2016

E' stata la suggestiva cornice del Salone Marino Museo civico "S. Guzzone" di Militello Val di Catania ad ospitare la prima tappa del Road show "Guidiamo il Turismo", organizzato dai Giovani Imprenditori di Confcommercio Catania. Si è trattato del primo incontro utile per costruire un percorso di rete e di partenariato tra soggetti pubblici e privati che vede il Gruppo Giovani impegnato in un progetto di diffusione della cultura turistica promuovendo e sviluppando il progetto di Albergo Diffuso attraverso il recupero dei centri storici. I lavori sono stati aperti dai saluti dell'Assessore al Turismo e allo Sviluppo economico del Comune di Militello, Lucia Puglisi. Un comune patrimonio dell'Unesco, scelto non a caso per le sue chiese, il caratteristico barocco tipico della Val di Noto, il paesaggio naturalistico che si distingue per la presenza di un parco naturale rappresentato dalle cascate del fiume Oxena, che presenta tutte le peculiarità adatte a sviluppare il modello di albergo diffuso e di vendere tale comune come destinazione turistica di successo.  "Mi fa piacere che i nostri giovani di Confcommercio abbiano individuato nel turismo uno dei fattori fondamentali per la ripresa economica dei nostri territori. Grazie al loro lavoro - ha detto nel suo intervento il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen - sarà possibile portare avanti un discorso legato alle sinergie tra territori, alla valorizzazione dei poli di attrazione e delle eccellenze. Superiamo assieme una visione campanilistica dello sviluppo e attrezziamoci per far si che una politica d'insieme moltiplichi in modo esponenziale le nostre ricchezze. Se cresce il turismo cresce l'agricoltura, crescono i trasporti, cresce il commercio e anche l'industria". Un Albergo Diffuso è a tutti gli effetti un piccolo volano di sviluppo perché genera filiere, reti. Reti tra proprietari di case, tra piccoli produttori locali, con l'Ente Locale, con il museo del territorio. Se si vuole vendere l'autenticità, questa è la strada. Prodotti locali, prodotti tipici, iniziative per residenti e per turisti, come quelle dell'associazionismo di identità, non possono mancare. In cambio, a differenza delle proposte extralberghiere, la stagionalità è molto più ampia. Il 90% degli Alberghi Diffusi conta su una apertura annuale, mentre le case per turisti faticano a fare tre mesi di stagione. Tutto questo grazie ad un sistema di alleanze locali, che trovano spesso in un Albergo Diffuso un punto di riferimento chiave. Favorevole all'Albergo Diffuso ed alla promozione di formule diverse ed alternative di ospitalità anche il  Presidente Regionale di Federalberghi Sicilia, Nico Torris,i purché, "siano confinate in un regime normativo equo ed omogeneo". Il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio Catania, Pietro Ambra, si è soffermato sullo sviluppo eco-sostenibile per il rilancio dell'economia delle attività del territorio, convinto che sia necessario "costruire un ecosistema sul turismo, sostenibile e capace di innovare i territori esaltandone le caratteristiche naturali e le risorse agricole, culturali e paesaggistiche in linea con le aspettative di un turista che vuol condividere esperienze".   Per la comunità locale infatti il vantaggio principale è dato dal recupero di immobili e dall'arrivo di turisti nell'area. Per i proprietari degli immobili e per molti residenti il primo vantaggio è nel valore delle case, che il giorno prima dell'apertura di un Albergo Diffuso cresce sensibilmente. Sono poi da considerare i nuovi occupati, e soprattutto il clima di fiducia che deriva dalla valorizzazione dell'area del centro storico. 

 

Accordo Confcommercio Sicilia-Uninettuno

Nell'ottica di crescita ed espansione volta al cambiamento che tutto il Sistema Confcommercio sta vivendo, la Confederazione regionale di Sicilia vuole offrire ai propri aderenti opportunità e strumenti per migliorare la presenza sul territorio.  Convinta che imprenditori o lavoratori dipendenti possano alle loro attitudini e capacità professionali attribuire un ulteriore riconoscimento accademico ampliando e laureando le proprie conoscenze e competenze, Confcommercio Sicilia ha avviato infatti una partnership con l'Università Telematica Internazionale Uninettuno - Polo Tecnologico di Catania, nata dal modello didattico del Nettuno Network per l'Università Ovunque, un Consorzio di 43 Università italiane e straniere, con cui, dal 1992, migliaia di studenti si sono laureati a distanza tramite televisione e Internet. L'accordo, che rende accessibile le iscrizioni ai corsi di laurea a condizioni esclusive e favorevoli, è stato presentato presso la Camera di Commercio di Catania in occasione del convegno "L'Università del XXI°secolo: nuovi modelli per la formazione professionale". "Confcommercio non poteva non collaborare ad un progetto di crescita culturale che vede l'utilizzo dei più moderni mezzi telematici per mettere a disposizione di una platea sempre più ampia una fonte di cultura come quella rappresentata dal mondo universitario E' un'opportunità per i giovani, un'opportunità per gli imprenditori, un'opportunità soprattutto per la Sicilia che cresce", ha commentato Pietro Agen, presidente di Confcommercio Siclia.

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