Frana Fréjus, “nelle politiche di regolazione dei traffici serve più coordinamento”

Frana Fréjus, “nelle politiche di regolazione dei traffici serve più coordinamento”

Per Confcommercio quella dei valichi alpini è “una vera e propria criticità cronica”.  Necessario “velocizzare i lavori del traforo del Brennero e della nuova Torino-Lione, e raddoppiare il tunnel del Monte Bianco”.

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29 agosto 2023

“Quella dei valichi alpini non può più essere considerata un’emergenza per il nostro Paese ma una vera e propria criticità cronica. Infatti, agli effetti dei sempre più frequenti eventi meteorologici estremi, sulla rete dei trasporti si aggiungono anche gli impatti derivanti dalle strutturali debolezze del sistema dei trasporti in quest’area transfrontaliera, dalle perturbazioni generate da imprevedibili incidenti e da regolazioni sempre più restrittive dei transiti, adottate unilateralmente dai singoli Stati alpini, come per esempio lungo il Brennero. Una situazione frammentata e non coordinata per effetto della quale l’attraversamento dei valichi alpini rappresenta non solo un grosso problema per le imprese del trasporto in termini di tempi e di costi, ma produce enormi danni per l’economia del nostro Paese. Infatti, il ritardo di una sola ora nell’attraversamento del valico del Brennero genera complessivamente per l’intera economia nazionale su base annua un danno nell’ordine di 370 milioni di euro”: così Confcommercio-Imprese per l’Italia sulla frana in Savoia che ha portato alla chiusura del tunnel del Fréjus.

“Occorre quindi – prosegue la Confederazione - una gestione coordinata delle politiche di regolazione dei traffici e degli interventi di manutenzione dei valichi attraverso un organismo di coordinamento, in sede Ue, che gestisca il presente, assicurando sempre, anche in caso di emergenze impreviste, adeguati livelli di accessibilità, nell’attesa che i necessari interventi di potenziamento della rete infrastrutturale siano completati e vadano a regime. A questo proposito, oltre a dover procedere speditamente con i lavori del traforo del Brennero e della nuova Torino-Lione, l’opzione della seconda canna per il traforo del Monte Bianco dovrebbe essere seriamente presa in considerazione se si vuole scongiurare il rischio del ripetersi di scenari di isolamento del nostro Paese, come quelli che stiamo drammaticamente vivendo in questi giorni”.

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