Commercio estero: deficit in lieve calo a maggio

Commercio estero: deficit in lieve calo a maggio

Restano negativi, anche se in miglioramento, i rapporti commerciali dell'Italia con gli altri Paesi del mondo. Secondo l'Istat, il disavanzo commerciale è stato di 2,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai mesi precedenti ma in linea con il 2010.

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15 luglio 2011

Restano negativi, anche se in leggero miglioramento, i rapporti commerciali dell'Italia con gli
altri paesi del mondo. A maggio, secondo i dati dell'Istat, il disavanzo commerciale e' stato di 2,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai mesi precedenti, ma quasi in linea con il mese di maggio 2010 (-2,3 miliardi). Il saldo della bilancia non energetica e' positivo, pari a 2,8 miliardi e in
progresso rispetto allo stesso mese dello scorso anno (2,1 miliardi di euro). Nel mese di maggio si registra una variazione congiunturale lievemente positiva (+0,1%) dell'export e di poco negativa (-0,3%) dell'import. Queste dinamiche derivano dalla contrazione dei flussi sui mercati extra Ue (-1%per l'export e -2,2% dell'import) e da un aumento sui mercati Ue (+1% e +1,3%, rispettivamente).La crescita tendenziale di maggio rimane sostenuta sia per le vendite (+19,9%), sia per gli acquisti dall'estero (+18,9%). Questi andamenti consolidano, nei primi cinque mesi, una crescita tendenziale del 17,6% per l'export e del 21,7% per l'import, di maggiore intensita' per gli scambi
extra comunitari, che registrano incrementi superiori al 20%. L'aumento tendenziale delle esportazioni ha riguardato principalmente i metalli di base e prodotti in metallo (+34,3%), i prodotti petroliferi raffinati (+31%), gli articoli di abbigliamento (+25,2%), gli articoli in pelle e
simili (+24,4) e macchinari e apparecchi (+21,7%). Tra i settori con variazioni al di sotto della media si segnalano quello degli autoveicoli (+3,7%), dell'agricoltura (+6,5%), dei mobili (+9,3%) e della lavorazione di minerali non metalliferi (+10,3%). Dal lato delle importazioni tutti i settori registrano variazioni tendenziali positive ad eccezione dei mezzi di trasporto (escluso autoveicoli) (-8,6%). L'aumento maggiore riguarda i prodotti tessili (+32%), le sostanze e prodotti chimici (+31,2%), il gas naturale e gli articoli in pelle e simili (+28%) e metalli di base e prodotti in metallo
(+27,7%). Incrementi inferiori alla media si registrano per computer, apparecchi elettronici e ottici (+4,7%), articoli farmaceutici (+4,9%), prodotti petroliferi raffinati (+6,1%). L'andamento congiunturale mostra un andamento dell'interscambio in controtendenza rispetto al mese scorso:
positivo per i paesi dell'area Ue (+1% per l'export e +1,3% per l'import) e negativo per i paesi extra Ue (-1% per l'export e -2,2% per l'import). Per questi ultimi, e nonostante la decelerazione, gli aumenti tendenziali risultano piu' alti (pari +20,9% per l'export e +20,5% per l'import) rispetto a quelli registrati sui mercati comunitari (+19,2% per le vendite e 17,6% per gli acquisti). La crescita tendenziale delle esportazioni ha interessato tutti i paesi ed in particolare la Svizzera (+43,4%), il
Mercosur (+39,6%), i Paesi Bassi (+30,5%), la Russia (+27,4%) e la Polonia (+27,1%). Aumenti contenuti si rilevano per i paesi Opec (+6,2%), la Spagna (+7,4%), il Giappone (+8,8%) e il Regno Unito (+10,8%). Le importazioni sono in crescita soprattutto dai paesi Asean (+42,9%), dalla Russia (36,9%), dall'India (+35,5%), dal Regno Unito (+30,9%) e dal Belgio (+30,8%). Inferiore alla media e' l'aumento delle importazioni dalla Polonia, dai Paesi Bassi e dalla Repubblica Ceca. In calo gli acquisti dai paesi Opec (-19,1%) e dal Giappone (-11,4%).

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