Confcommercio su manovra: su fisco e lavoro avvio in giusta direzione, ma servono misure strutturali
Confcommercio su manovra: su fisco e lavoro avvio in giusta direzione, ma servono misure strutturali
Manovra necessariamente sobria e prudente in considerazione di uno scenario geopolitico e congiunturale difficile ed esposto a rischi di peggioramento. Spiccano, a contrasto dell’impatto dell’inflazione sui livelli di reddito bassi e medio-bassi, gli interventi in materia di riduzione del cuneo contributivo e fiscale con il debutto, tra l’altro, di un sistema IRPEF a tre aliquote. Si tratta, però, di misure limitate al solo 2024 e che, in prospettiva, andranno rese strutturali: così Confcommercio in una nota sulla manovra approvata oggi dal Consiglio dei Ministri.
Quanto alla “no tax area” – prosegue la nota – si procede all’equiparazione tra redditi di lavoro dipendente e redditi da pensione. Ma, progressivamente, bisogna equiparare la soglia di incapienza anche per i lavoratori autonomi ed i piccoli imprenditori. Positivi, inoltre, l’esordio della rateizzazione del secondo acconto delle imposte sui redditi per lavoratori autonomi ed imprenditori, la maggiore deduzione IRES ed IRPEF per le nuove assunzioni, l’innalzamento del tetto dei fringe benefit.
In materia di lavoro, bene il sostegno del welfare aziendale e della contrattazione di produttività: le misure andranno però rese strutturali. Resta poi l’esigenza di interventi in materia di detassazione degli incrementi salariali definiti in sede di rinnovo dei CCNL.
Di rilievo, infine – conclude Confcommercio – l’introduzione della “global minimum tax” per i gruppi di imprese multinazionali perché segue l’approccio comune, già condiviso a livello OCSE e G20, di una riforma delle regole fiscali internazionali che consenta di ridurre le distorsioni dovute ai differenti livelli di tassazione nei Paesi.