Confcommercio su dati Istat: segnali confortanti, si rafforzano autonomi e occupati stabili

Confcommercio su dati Istat: segnali confortanti, si rafforzano autonomi e occupati stabili

In crescita sia sul mese precedente, sia sul mese corrispondente, anche a settembre il mercato del lavoro evidenzia segnali confortanti: gli occupati nel complesso, nella media dei primi nove mesi del 2023, sono cresciuti di 437mila unità e le persone in cerca di occupazione si sono ridotte di 118mila unità, portando il tasso di disoccupazione medio al 7,6%, sei decimi di punto in meno rispetto al 2022; anche la crescita del tasso di disoccupazione va letta favorevolmente: una quota di inattivi o scoraggiati rientra nel mercato del lavoro attraverso azioni di ricerca di impiego: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sull’occupazione a settembre diffusi oggi dall’Istat.

Particolarmente significative – prosegue la nota – le indicazioni secondo la tipologia contrattuale, a dimostrazione di livelli occupazionali che si rafforzano nelle forme stabili e di maggiore qualità, mentre si ridimensiona la componente a termine. Gli occupati alle dipendenze, infatti, oltre a proseguire la crescita dei mesi precedenti, evidenziano nella media del periodo un incremento di 375mila unità rispetto al 2022, sintesi di un sensibile aumento di quelli a carattere permanente, +475mila unità, e di una flessione delle posizioni a termine, pari a 100mila unità.

Buona, finalmente – conclude l’Ufficio Studi – anche la performance della componente dei lavoratori autonomi che segnalano la crescita tendenziale più elevata dell’anno in corso (+115mila rispetto al 2022) e, comunque, nella media dei nove mesi esibiscono un incremento di 62mila unità, un segnale che sembra dimostrare il graduale, anche se lento, recupero delle posizioni perse nella fase acuta della pandemia.

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