Confcommercio su vendite al dettaglio: quadro complicato, prudenza negli acquisti
Confcommercio su vendite al dettaglio: quadro complicato, prudenza negli acquisti
Il dato di settembre, peggiore delle attese, chiude un trimestre non facile per la domanda delle famiglie e rappresenta un campanello d’allarme per la possibilità di ripresa nei mesi finali del 2023. Allo stato attuale il ridimensionamento dei volumi acquistati è un fenomeno sostanzialmente diffuso sia a livello di prodotti, sia di format distributivi. Il rallentamento dell’inflazione, che rappresenta una delle vie per restituire certezze e fiducia alle famiglie, pur ben avviato, è ancora scarsamente percepito dai consumatori che continuano a mantenere un atteggiamento estremamente prudente negli acquisti.
Particolarmente difficile è, in questo contesto, la situazione delle piccole imprese e di alcuni segmenti di consumo più tradizionali (abbigliamento, calzature e mobili) che scontano da mesi significative diminuzioni nei volumi di vendita.
Non fosse per la sorprendente tenuta dell’occupazione nei mesi di agosto e settembre, le recenti revisioni al ribasso per la variazione del PIL in questo e nel prossimo anno sarebbero state ben più marcate, tenuto conto dei diffusi segni negativi nelle dinamiche di tutti gli altri indicatori congiunturali.
Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.