Confcommercio su inflazione: preoccupa impatto su crescita e consumi

Confcommercio su inflazione: preoccupa impatto su crescita e consumi

Il dato preliminare sull’andamento dei prezzi al consumo nel mese di dicembre, seppure atteso (la nostra stima era di +0,3% su novembre contro una realizzazione di +0,4), consolida le preoccupazioni, espresse da tempo, sull’ impatto della ripresa dell’inflazione sulla crescita nel 2022.

L’eredità lasciata dal 2021 (1,8%) e il permanere di tensioni sulle materie prime lasciano poco spazio per ipotizzare un rientro delle dinamiche dei prezzi nel breve periodo. Già a gennaio, sia per gli aumenti dei costi dei consumi obbligati come luce e gas, sia per il parziale trasferimento sui prezzi finali di pressioni sui costi che si stanno accumulando nelle filiere produttive, l’inflazione dovrebbe superare la soglia del 4%. Questa condizione inflazionistica è destinata a permanere almeno fino all’estate, con inevitabili riflessi negativi sul potere d’acquisto dei redditi delle famiglie e della loro ricchezza finanziaria detenuta in forma liquida, frenando l ripresa dei consumi. Non rassicura la parziale tenuta dell’inflazione di fondo che, seppure all’1,5%, è in costante aumento negli ultimi mesi a conferma della presenza di alcune tensioni diffuse all’interno del sistema. E’ il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

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