Confcommercio su riforma fisco: impianto legge delega va in giusta direzione

Confcommercio su riforma fisco: impianto legge delega va in giusta direzione

Da quanto è stato fin qui anticipato, emerge la conferma di un impianto di legge delega che si propone di perseguire una riforma complessiva del sistema fiscale con gli obiettivi di stimolare la crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, di contrastare evasione ed elusione, di semplificare gli adempimenti e di rafforzare la certezza del diritto. Bene, dunque, che si affronti il nodo di una riforma complessiva dell’IRPEF - all’insegna della conferma del principio di progressività e con obiettivi di equità orizzontale - agendo sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, di una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati ed anche perseguendo una progressiva estensione della flat tax: così Confcommercio in una nota sul disegno di legge delega di riforma fiscale.

Quanto ai redditi d’impresa – prosegue la nota - sono importanti le scelte, tanto in materia di IRPEF, quanto in materia di IRES, che intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda, premiando scelte di investimento innovative e la costruzione di nuova occupazione. In materia di IRAP, se ne conferma il percorso di progressivo superamento, ma, al contempo, si introduce una sovraimposta IRES al fine di garantire il finanziamento del servizio sanitario. Per quel che riguarda l’IVA, gli interventi di razionalizzazione non dovranno comunque tradursi, a nostro avviso, in un incremento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi.

Semplificazione degli adempimenti e promozione di compliance sono gli assi individuati per favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, anche attraverso strumenti volontari di concordato preventivo. Importanti, in questo contesto, la qualificazione dello Statuto dei diritti del contribuente come legge generale tributaria e il riordino della normativa nella prospettiva di un unico Codice tributario.

Infine – conclude la nota - bene la possibilità dell’introduzione della cedolare secca anche per le locazioni commerciali, ma occorre che ciò si traduca anche in un contenimento dei canoni a carico dei conduttori. Mentre, in materia di rivisitazione delle tax expenditures, occorrerà uno scrutinio generale ed attento alla loro utilità sociale. 

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